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Coronavirus, gli effetti della scoperta di una clinica di Verona: "Si indirizza subito il malato alla cura specifica"
Distinguere in 24 ore se un paziente ha il coronavirus oppure è stato colpito dall'influenza. Questo è quanto promettono i primi risultati di un nuovo test «3 in 1» eseguiti dal 4 novembre a ieri all'Irccs Negrar di Verona. Escludere l'una o l'altra malattia contemporaneamente può avere un impatto rilevante sull'efficienza della sanità pubblica, in un momento in cui la curva epidemica purtroppo ancora alta, potrebbe sovrapporsi alla curva influenzale. C'è un calo delle infezioni da influenza. È probabilmente è un effetto delle misure messe in campo contro il Coronavirus. E il costo per Stato e utente resterebbe lo stesso. Ma eseguendo un solo esame invece di tre si risparmierebbe il 66% della spesa, scrive il Tempo.
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"Il vantaggio è di poter eseguire tre test in uno per distinguere se si tratta di coronavirus, influenza o virus respiratorio sinciziale che colpisce soprattutto i bimbi", spiega Francesca Perandin, responsabile del servizio di Microbiologia e del Servizio autonomo di Epidemiologia laboratorio per le malattie tropicali (Saelmt) dell'Irccs Negrar. "Il nuovo kit molecolare non costa un solo euro in più al cittadino né al Servizio Sanitario Nazionale. Questa metodica, entrata nella routine dell'ospedale "Sacro Cuore Don Calabria con una media di 500 tamponi multiplex al giorno, ha già consentito un risparmio di circa mezzo milione di euro in poco più di 15 giorni", conclude Claudio Cracco, direttore amministrativo dell'Irccs.