Attenzione

Due fette di prosciutto al giorno? "Cosa si rischia", lo studio sul diabete

Roberto Tortora

Il consiglio vale per tutti, anche per noi giornalisti che spesso passiamo ore seduti davanti ad un computer: mangiare carne rossa o lavorata aumenterebbe il rischio di diabete di tipo 2. Anzi, basta anche meno: anche solo due fette di prosciutto al giorno aumentano la possibilità di sviluppare la malattia del 15%. Figuriamoci poi trangugiarsi scatole di biscotti nervosamente. Manna dal cielo per il diabete. Lo riferisce un enorme studio sul tema, pubblicato sulla rivista Lancet Diabetes&Endocrinology, condotto dall’Università di Cambrdige e che ha coinvolto 2 milioni di persone in tutto il mondo.

Il diabete di tipo 2 causa cecità, insufficienza renale, infarto e ictus e i casi nel mondo sono oltre 400 milioni. La professoressa Nita Forouhi, principale autrice dello studio all’Università di Cambridge, ha affermato al Guardian: “La nostra ricerca supporta le raccomandazioni per limitare il consumo di carne lavorata e carne rossa non lavorata per ridurre i casi di diabete di tipo 2 nella popolazione”. Il consumo abituale giornaliero di 50 g di carne lavorata, equivalente a due fette di prosciutto, è associato a un rischio maggiore del 15% di diabete di tipo 2 nei successivi 10 anni. Il consumo di 100 g di carne rossa non lavorata al giorno, l'equivalente di una piccola bistecca, è invece stato associato a un rischio di malattia più elevato del 10%. Meno rischioso, ma non esente dal problema, il consumo abituale di 100 grammi di pollame al giorno, si assesta all’8%. Qualche criticità la solleva il dottor Duane Mellor, della British Dietetic Association, che afferma alla BBC: “Gli autori hanno cercato di tenere sotto controllo altri fattori di rischio associati a un rischio maggiore di sviluppare il diabete di tipo 2, tra cui un peso corporeo elevato, il fumo, l'alcol e un basso consumo di verdure?”. Il professor Naveed Sattar, esperto di medicina cardiometabolica presso l'Università di Glasgow, ha invece detto: “Si tratta di uno studio importante che, nonostante l'inevitabile natura osservazionale delle prove, è molto ben fatto. I dati suggeriscono che eliminare dalla dieta le carni rosse e lavorate potrebbe non solo proteggere le persone dalle malattie cardiache e dagli ictus, ma anche dal diabete di tipo 2, una malattia in aumento in tutto il mondo”.