L'indagine
Tonno in scatola, allarme bisfenolo: quali enormi rischi si corrono
Pessime notizie per chi mangia il tonno in scatola. Dopo l'allerta listeria dei giorni scorsi, adesso scatta l'allarme per il bisfenolo, sostanza chimica utilizzata nella produzione delle plastiche in policarbonato. Tracce di questa sostanza sarebbero state trovate in alcune lattine di tonno. La scoperta è stata fatta dal sito online il Salvagente, che lo scorso giugno ha voluto mettere alla prova alcune lattine di tonno per verificare l’eventuale presenza di questa sostanza.
Al centro di questo lavoro sei marche, le più vendute, di tonno all’olio di oliva di diversa grammatura: dalle confezioni più piccole - 52 grammi - a quelle da 80 grammi fino ai contenitori da 108 grammi. I risultati, come si legge sul sito, "mostrano che tutti i campioni analizzati presentano valori di bisfenolo al di sotto del limite di migrazione specifica indicato nel Regolamento (UE) 2018/213". Da una parte, dunque, si "può dedurre come ormai sia diffusa la sensibilizzazione dei produttori europei e italiani su queste contaminazioni, e il monitoraggio per rispettare i limiti di sicurezza indicati dalle autorità sanitarie.Dall’altra è altrettanto evidente che, per quanto in tracce e in quantità permesse dai regolamenti comunitari, il bisfenolo continua a rimanere come una sorta di rumore di fondo nelle lattine di tonno che arrivano sulle nostre tavole".
Sul sito si spiega anche come molto probabilmente questa presenza rimarrà fino a quando non si deciderà di vietare del tutto il bisfenolo. Che viene considerato pericoloso in quanto l'esposizione prolungata alla sostanza potrebbe comportare tumori ed effetti sul sistema endocrino, equilibrio ormonale e attività riproduttiva.