Alla canna del gas
Supermercato, arriva l'ondata di maxi-rincari: ecco quanto si paga in più
Fare la spesa diventa un salasso. Tra Covid e guerra, le materie prime si fanno sempre più carenti. A pagarne le conseguenze, i consumatori. Il rincaro dei prodotti, aggiunto all'aumento del costo dell'energia e il caro carburante, costerà alle famiglie italiane almeno 2.300 euro in più. Le cifre di Assoutenti parlano addirittura di un +30 per cento per gli alimentari: "In tutte le regioni d'Italia si stanno moltiplicando gli allarmi circa i danni per le produzioni agricole determinati dalla carenza di acqua, indispensabile per irrigare i campi e alimentare gli animali - spiega il presidente Furio Truzzi a La Stampa - Le rese produttive agricole lungo la Penisola hanno subito drastiche riduzioni, e in alcuni casi i raccolti si sono addirittura dimezzati con cali fino al 50%. Una situazione che avrà conseguenze inevitabili sui prezzi al dettaglio".
I prodotti più a rischio sono: girasole, mais, grano, cereali e tutti i prodotti derivati. Quindi pasta, pane, dolciumi e pizza. Salgono alle stelle i prezzi della frutta fresca, ma anche del latte, formaggi, yogurt e latticini. Insomma, di molti prodotti di larghissimo uso nelle nostre cucine. "Già nell'ultimo mese i prezzi al dettaglio dei generi alimentari hanno comportato una maggior spesa per il cibo di circa 554 euro annui a famiglia - conferma Truzzi -. Un ulteriore incremento dei listini alimentari avrebbe effetti devastanti sulle tasche dei consumatori e sull'intera economia, perché le famiglie reagirebbero ai rincari tagliando i consumi anche su beni primari come il cibo".
In sostanza a maggio il carrello della spesa ha segnato un +6,7. In una situazione di questo tipo a essere salati non sono solo gli alimenti. Anche le vacanze subiscono l'ennesimo rincaro. Si va dal +127 per cento del costo dei voli europei al +21,4 dei voli nazionali al +22,7% dei traghetti.