Crisi
Quarta Repubblica, "Natale senza". Emergenza senza precedenti a tavola: cosa mancherà al cenone
Quest'anno gli italiani potrebbero essere costretti a rinunciare al tradizionale brindisi di Natale e Capodanno. Un brindisi di buon augurio anche per l'anno che verrà. L'allarme bollicine è stato lanciato dalle aziende vinicole italiane, ma anche straniere, che denunciano la mancanza di materie prime. A tal proposito un produttore italiano, sentito da Quarta Repubblica su Rete 4, ha detto: "Mancano tappi, vetro e carta. Abbiamo dovuto ripiegare su una bottiglia alternativa per fare fronte a questo Natale. Le nostre bottiglie standard arriveranno solo a partire da gennaio, febbraio".
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A farne le spese, comunque, non sarebbero solo i produttori, ma anche gli italiani e il loro portafogli. "Calcoliamo un aumento del 10, 15% dei prezzi", ha spiegato il produttore sentito dalla trasmissione di Nicola Porro. Un'altra produttrice, invece, ha detto: "Altro costo importante sarà quello delle etichette prodotte di volta in volta, perché riportano tutte le diciture aggiornate. Tutti ci chiedono il pagamento anticipato mentre noi non sappiamo nemmeno se venderemo".
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Il problema, comunque, non travolge solo le imprese italiane. Stesso discorso, infatti, va fatto pure per lo champagne francese. Tant'è che un'esperta del settore è stata molto chiara da questo punto di vista: "Il reparto delle bollicine francesi quest'anno è più che dimezzato: quasi il 70% di etichette in meno delle grandi maison".
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