In tavola
Pasta scotta? La scomposizione molecolare: un grosso guaio per la tua salute, perché evitarla
Certo, c'è il coronavirus. Ma la bella stagione sta arrivando, un'estate ci sarà comunque. E dopo il lungo lockdown la missione è rimettersi in forma. E c'è chi pensa di eliminare del tutto i carboidrati dalla dieta. Una scelta che però è sbagliata: ok a ridurli, no ad eliminarli del tutto. E attenzione alla cottura di quelli che si mangiano. Pasta e riso, infatti, sono meglio al dente: l'indice glicemico, ossia il livello dello zucchero nel sangue, è 41. Far cuocere troppo riso e pasta fa salire l'indicatore e questo comporta che per il nostro corpo gli zuccheri siano più difficili da smaltire. La pasta al dente infatti idrata i granuli di amido imbrigliati nel glutine, ma più il tempo passa e più le molecole vengono scomposte, renendo la pasta collosa: gli enzimi così faticano a disgregarla in parti picccole per la digestione. Inoltre, secondo una ricerca della Columbia University si perdono anche importanti nutrienti come le vitamine del gruppo B, che forniscono energia.
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