Gli animalisti: libero Sammy,
Un unico coro che chiede la liberazione di una squalo balena lunga quattro metri: “Free Sammy!”, chiedono ancora gli ambientalisti riferendosi a all’esemplare che attualmente nuota nell’acquario gigante dell'Hotel Atlantis, a Dubai. Attivisti per la difesa della natura e ambientalisti sono tornati all'attacco ieri per ottenere che lo squalo, che compare nella lista delle specie minacciate, non rimanga nella vasca del lussuoso albergo a tema e venga liberato in mare. Per il momento non ci sono state reazioni da parte dei gestori dell'Atlantis resort, che sorge su un'isola artificiale, e che ha avuto lo squalo da pescatori che lo avevano catturato mentre nuotava nelle acque basse antistanti la città-stato del Golfo, come riferisce il quotidiano inglese The Guardian. Non è certo la prima controversia tra animalisti e il lussuoso hotel. Nel 2007 gli attivisti protestarono per l'acquisto, da parte della struttura, di delfini provenienti dalle isole Salomone. I mammiferi marini subirono un volo aereo di 30 ore dal Pacifico meridionale per andare a finire in una sorta di laguna artificiale dove gli ospiti dell'albergo potevano guardarli e nuotare con loro. Gli squali balena sono i pesci più grandi al mondo, possono vivere fino a 100 anni e raggiungere la lunghezza di circa 15 metri. Sono considerati una specie a rischio d'estinzione dall'Unione internazionale per la conservazione della natura e delle risorse naturali, il maggiore network per la salvaguardia della natura. Il più grande pesce esistente Unico rappresentante della famiglia dei Rincodontidi, lo squalo balena è il più grande squalo e pesce esistente: arriva a misurare fino 18 metri e a pesare fino a 22 tonnellate. Localizzato per la prima volta nel 1828 al largo del Sudafrica, è stato al centro di un lungo dibattito per la collocazione tra le specie. E’ facilmente identificabile per il muso schiacciato e la caratteristica "gobba" dietro la testa ma soprattutto per le enormi dimensioni. Lo squalo balena è un pesce che ancora oggi viene pescato da alcuni paesi dove è consumato sia crudo che cotto, a scopi alimentari (pinne, carni), industriali (olio di fegato) e popolari (è un ingrediente della medicina tradizionale cinese). Dal 1982 è stato classificato dalla commissione Onu sul mare come specie migratoria bisognosa di studi scientifici per capirne il rischio estinzione. Nel 1999 la Convenzione di Bonn sulle specie migratorie la considera specie con una condizione sfavorevole di conservazione e dal 2003 si cerca di proibirne diplomaticamente il commercio nei paesi che cacciano e consumano squali balena.