Cyber-lovers, la nuova via del sesso

Albina Perri

Addio Romeo e Giulietta. Al tempo di internet l’amore si fa online, senza rose rosse e altre romanticherie. Parola di Siana Nelson, 31 anni, inglese, manager nel marketing e attualmente star del “cyber-sex” perché specializzata in rapporti sessuali via web. Da quanto dichiara Siana, nell’ultimo anno avrebbe avuto circa sessanta rapporti con oltre un centinaio di uomini, spesso facoltosi, dispersi tra America, Asia e Australia, tutti incontrati in chat, via email, sui siti per gli appuntamenti, tra i social network. Eppure lo “stile” di Siana non è così diverso dalla vita reale: si ci incontra, si programma una serata insieme, si beve e si ascolta musica, si fanno chiacchiere. Se poi c’è reciproca soddisfazione, allora si passa al sesso. Altrimenti, se il tipo è sospetto, a Siana basta fare un clic e tutto finisce. Questa vita sessuale, naturalmente, si sviluppa attraverso pc, web e webcam. Ognuno a casa sua, senza mai sfiorarsi. Siana è abituata ad infilarsi nel pigiama e sorseggiare un bicchiere di vino rosso mentre è distesa sul suo letto. Per lei e tutti gli altri “cyber-lovers” questa forma di sessualità sembra una forma di protezione dai rischi, clinici ed emotivi, di un rapporto in carne ed ossa. Solo sesso, niente amore – Sex and the City, versione online? Infatti, per sua stessa ammissione, Siana ha iniziato la sua avventura nel cyber-sex in seguito ad una fortissima scottatura con il suo ultimo fidanzato. Ne sa molto di più Julie Spira (http://cyberdatingexpert.com/), una guru dell’amore online e autrice del bestseller “The Perils of Cyber-Dating”. Julie è una veterana dell’amore online: in quindici anni ha avuto oltre 250 appuntamenti virtuali. Ma da figura marginale e semi-sconosciuta fino a poco tempo fa, oggi Julie Spira è una diva che spopola in rete e fa parlare di se anche fuori dal web. Il suo messaggio è chiaro: il cyber-sex è bello, ma non è sempre sicuro. Infatti sono sempre più numerosi i casi di sfruttamento violento di giovanissime donne costrette a prostituirsi davanti ad una webcam. Recentemente in Cina, uno dei più grandi serbatoi del sesso virtuale fuori legge, la polizia ha sgominato un circuito di quasi duecento ragazzine minorenni fuggite dalla Corea del Nord. Ma una volta in Cina erano finite schiavizzate e ridotte a vittime di perversioni sessuali tramite webcam a pagamento. Il cyber-sex è un nuovo modo di vivere la sessualità che considera la tecnologia un mezzo per facilitare gli incontri senza rinunciare alla sicurezza. Ma neppure la tecnologia può bloccare i lati più oscuri e pericolosi del sesso. GABRIELE CAZZULINI