Animali marini maltrattati in estate dai bagnanti
La Lega anti vivisezione lancia un appello: "non preleviamo granchi, meduse, pesci dal loro habitat naturale". In arrivo multe salate
Con l'arrivo dell'estate le spiagge si popolano e gli animali marini vengono conntinuamente sottoposti a spiacevoli episodi di maltrattamento. A lanciare l'appello per la protezione e la salvaguardia di granchi, stelle marine, cavallucci, pesci e meduse, è la LAV, la Lega Anti Vivisezione, che si batte contro qualunque forma di sfruttamento degli animali. Secondo l'organizzazione, infatti, i bagnanti non si rendono conto che, attraverso i propri gesti e comportamenti, "maltrattano e uccidono gli animali" o, ancora, arrecano loro danni non indifferenti. Si va dal semplice prelievo di granchi o pesci che vengono allontanati dal loro habitat naturale per essere trasferiti in spazi angusti e limitati, nei secchielli dei bambini oppure, come nel caso delle meduse, vengono lasciati "in esposizione" sulla sabbia bollente sotto gli occhi dei passanti curiosi. La Lav ha ricordato in un comunicato che "anche i granchi, pesciolini e animali marini in generale di piccole dimensioni, fanno parte della fauna e, come tali, devono essere rispettati". E secondo l'articolo 544 del Codice Penale, chi maltratta un animale- di qualunque specie esso sia- rischia dai tre mesi a un anno intero di reclusione o un'ammenda che va dai 3mila ai 1500 euro, con un aumento della metà della cifra indicata in caso di morte dell'animale. E l'avvocato Carla Campanaro dell'Ufficio Legale della LAV, ha sottolineato come "tale articolo non si riferisce solo alle lesioni fisiche, come confermato dalla Corte di Cassazione, ma è riconducibile anche a sofferenze di carattere ambientale, comportamentale o logistico, tutte capaci di produrre sofferenza agli animali in quanto esseri senzienti". Secondo l'associazione, dunque, prelevare le specie- in questo caso- marine dal loro ambiente naturale e riporle in luoghi considerati "inadeguati" sarebbe fonte di stress e sofferenze. E la responsabile di LAV Educazione, Ilaria Marucelli, ritiene che i bambini debbano essere necessariamente educati al rispetto di tutti gli animali, compresi quelli marini, perchè "permettere che il piccolo giochi con il granchio o il pesciolino compromette il rapporto che il minore potrebbe instaurare in un futuro con gli animali e con gli esseri umani più in generale".