Indaga l'Oms

Bolamba, nuova epidemia che spaventa il mondo: una morte atroce in 48 ore

Le autorità sanitarie della Repubblica democratica del Congo (Rdc) e gli esperti dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) stanno conducendo ulteriori indagini per determinare la causa di un altro focolaio di malattie e decessi nella comunità nella provincia dell'Equatore. Negli ultimi mesi, si legge in una nota dell'Oms, la sorveglianza delle malattie ha identificato aumenti di malattie e decessi tre volte in diverse aree del Paese e ha attivato indagini di follow-up per confermare la causa e fornire il supporto necessario.

Dall'inizio del 2025 una serie di malattie e decessi nella comunità hanno colpito la provincia dell'Equatore. Il focolaio più recente si è verificato nella zona sanitaria di Basankusu, dove la scorsa settimana si sono ammalate altre 141 persone, senza decessi segnalati. Nella stessa zona sanitaria, all'inizio di febbraio sono stati segnalati 158 casi e 58 decessi. A gennaio la zona sanitaria di Bolamba ha segnalato 12 persone che si sono ammalate, tra cui otto decessi.

I sintomi della malattia comprendono febbre alta, vomito, mal di testa, dolori muscolari, dolori articolari, tosse, rigidità di collo, emorragie interne in molti casi fatali. In tutto e per tutto simili a quelli di malattie ben note nella regione come Ebola o febbre di Marburg, escluse però dalle analisi di laboratorio. Metà dei campioni è risultata positiva invece alla malaria. Resta da capire quale malattia abbia colpito gli altri ammalati: a scatenare il focolaio nel villaggio di Boloko, secondo l'Oms, potrebbe essere stato un pipistrello mangiato da 3 bambini sotto i 5 anni poi deceduti nel giro di 48 ore.

La RdC sta peraltro affrontando molte crisi e focolai concomitanti, che mettono ulteriormente a dura prova il settore sanitario e la popolazione. In risposta all'ultimo focolaio di malattia, un team di risposta rapida nazionale di Kinshasa e della provincia dell'Equatore, inclusi esperti di emergenza sanitaria dell'Oms, è stato inviato nelle zone sanitarie di Basankusu e Bolomba per indagare sulla situazione e determinare se vi sia un modello insolito. Gli esperti stanno intensificando la sorveglianza delle malattie, conducendo interviste con i membri della comunità per comprendere il contesto e fornendo cure per malattie come la malaria, la febbre tifoide e la meningite. L'Oms ha consegnato forniture mediche di emergenza, compresi kit di test, e ha sviluppato protocolli dettagliati per migliorare le indagini sulle malattie. 

Basankusu e Bolomba distano circa 180 chilometri e più di 300 chilometri dal capoluogo di provincia Mbandaka. Le due località sono raggiungibili su strada o tramite il fiume Congo da Mbandaka. Questa lontananza limita l'accesso all'assistenza sanitaria, inclusi test e cure. Anche le scarse infrastrutture stradali e di telecomunicazione rappresentano sfide importanti. L'Oms - prosegue la dichiarazione - sta supportando le autorità sanitarie locali nel rafforzare le misure di indagine e risposta, con oltre 80 operatori sanitari della comunità formati per rilevare e segnalare casi e decessi.