Il virus
Vaiolo delle scimmie, primo caso fuori dall'Africa: "La variante più aggressiva", ecco dove
Primo caso di vaiolo delle scimmie in Europa e fuori dall’Africa: oggi, giovedì 15 agosto, l'Agenzia svedese per la sanità pubblica ha annunciato di aver registrato un caso della variante Clade I del virus a Stoccolma. Si tratta della variante più aggressiva e letale. La malattia Mpox - conosciuta in precedenza come vaiolo delle scimmie - è stata dichiarata dal Comitato di emergenza dell’Organizzazione Mondiale della sanità (Oms) un’”emergenza sanitaria pubblica di portata internazionale”. Questo comporta la necessità di adottare misure straordinarie a livello globale per contenere l’epidemia.
“Il contagio del virus Mpox avviene principalmente attraverso il contatto stretto con cute e mucose infette, quindi soprattutto durante i rapporti sessuali ma anche tramite il contatto di materiale contaminato con le lesioni cutanee infette – ha spiegato al Corriere della Sera Andrea Antinori, direttore del Dipartimento Clinico all’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani IRCCS di Roma -. Recenti studi, condotti nel laboratorio di Virologia dell’Istituto Spallanzani, hanno dimostrato che, anche se il virus è contenuto nello sperma in forma replicante, la principale modalità di trasmissione, più che attraverso il liquido seminale, risulta essere il contatto stretto pelle contro pelle, durante i rapporti sessuali”.
Per quel che riguarda i sintomi, invece, il medico ha spiegato che “dopo alcuni giorni dal contagio, di solito un tempo variabile dai 6 ai 14 giorni, la malattia si manifesta con sintomi generali quali febbre, cefalea, stanchezza, dolori muscolari, linfonodi ingrossati, e soprattutto con una tipica eruzione sulla cute che può presentare da poche a numerosissime lesioni cutanee, spesso localizzate nelle zone genitali o intorno all’ano, come espressione di stretti contatti di tipo sessuale. Queste lesioni cutanee hanno un’evoluzione caratteristica: la lesione diventa vescicola, poi diventa crosta, poi si apre. In misura minore possono essere interessate le mucose del cavo orale, la zona del canale anorettale (proctite), e, più raramente, la congiuntiva dell’occhio. Raro il convolgimento degli organi interni, che si osservano in genere nelle persone immunodepresse”. Infine, sulla prevenzione ha detto: “Contro il Mpox non esiste un vaccino specifico ma si utilizzano i vaccini messi a punto contro il vaiolo umano, oggi di terza generazione, basati su un virus vaccinico non replicante”.