Pochi processi per reati contro gli animali
L’Italia è uno dei paesi dotati delle migliori leggi per la tutela e contro il maltrattamento degli animali domestici, e non passa giorno inoltre senza assistere a servizi giornalistici, radiofonici, e televisivi che evidenziano casi di violazione delle leggi di tutela degli animali. Dai dati in possesso di AIDAA risulterebbe che solo il 12% degli esposti e delle denuncie presentate per violazione dei diritti degli animali hanno visto l’apertura di un fascicolo di inchiesta, e di questi solamente il 3% è approdato in un’aula di Tribunale. A fronte di moltissime denuncie, solamente una piccolissima parte viene presa in considerazione dalla Magistratura. Per questo motivo AIDAA chiede un intervento del Ministro della Giustizia Angelino Alfano per conoscere le motivazioni per le quali le denuncie per i reati di maltrattamento non vengono quasi mai prese in considerazione dalla stragrande maggioranza degli uffici giudiziari italiani. Infatti, spiega Lorenzo Croce, presidente nazionale di Aidaa: "Ci pare un controsenso avere una legislazione di altissimo livello per quanto concerne la tutela degli animali, per poi scoprire che tali leggi non vengono applicate o vengono applicate con il contagocce. Chiediamo a chi di dovere di far applicare le leggi e di prendere in considerazione le migliaia di esposti e denuncie penali che ogni anno vengono formulate per reati a volte atroci contro gli animali. Noi di AIDAA per ovviare a questo ingombrante silenzio abbiamo da due anni avviato una attività di consulenza gratuita per le controversie che riguardano gli animali, e forse non è un caso che nel solo 2009 abbiamo dato oltre 37.000 consulenze legali gratuite a persone che spesso si sono lamentate di essersi rivolte alle autorità competenti, dalle quali per motivi che non conosciamo nella stragrande maggioranza dei casi sono state sconsigliate dal presentare denuncie o esposti in merito a reati contro animali."