Sotto terra
Vesuvio, scossa di terremoto: "Il vero problema", cosa sta succedendo
Cosa sta succedendo al Vesuvio? Cosa sta accadendo sotto la terra della Campania. Domenica sera è stata registrata una scossa di terremoto con epicentro nell'area del cratere, a circa un chilometro e trecento metri di profondità. La magnitudo? Piuttosto modesta: 2,5. Qualcuno dei residenti nell'area sostiene di aver avvertito l'evento sismico, ma senza danni a cose o persone.
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"Questa sismicità sul Vesuvio – dice al Corriere della Sera il vulcanologo Mauro Antonio Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano - si verifica periodicamente ed è legata alla dinamica del vulcano. Non ha le caratteristiche di un terremoto correlato alla risalita del magma. Chiaramente dobbiamo seguire la sismicità nei prossimi giorni e nelle prossime settimane per capire se ci saranno variazioni significative, ma allo stato francamente non ci sono novità rilevanti. Nulla di cui preoccuparsi o per cui allarmarsi".
Sul Vesuvio vige una sorveglianza serrata riguardo a emissioni idrotermali, temperatura, composizione biochimica delle fumarole, inclinazione del vulcano. "Utilizziamo vari strumenti, dalle telecamere termiche fisse e mobili ai satelliti - spiega il professor Di Vito -. Nessuno dei parametri che seguiamo ci suggerisce in questa fase che stia accadendo qualcosa che debba suscitare allarme".
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Resta però un problema sottolineato dall'ex direttore dell'Osservatorio Vesuviano Giuseppe Luongo: il mancato aggiornamento dei piani della Protezione civile in caso di eruzione: "Cambiano nel tempo alcuni fattori, soprattutto quelli antropici, e progredisce la ricerca scientifica". L'ultimo fenomeno eruttivo risale al 18 marzo 1944: prima l'esplosione, quindi due distinte colate laviche. Il giorno successivo, sottolinea l'Ingv, l’attività esplosiva ed effusiva "si fecero più intense e la lava, con velocità variabile da 50 a 300 metri orari iniziò ad avvicinarsi alle cittadine di San Sebastiano e Massa, sul versante occidentale del vulcano. Nelle prime ore del 21 marzo furono invase dalla lava".