Farmaceutica
Pfizer, su cosa mette le mani dopo il Covid: ballano 5,4 miliardi
Non di solo Covid si vive e così visto che l'emergenza pandemica mondiale sta diminuendo ecco che i vertici dell'americana Pfizer hanno deciso di allargare il loro campo di azione a nuove malattie e possibili cure. Confermando i rumors di mercato che a Wall Street circolavano da qualche giorno, nelle scorse ore la casa farmaceutica a stelle e strisce ha comunicato di aver portato a temine un'acquisizione miliardaria, quella della connazionale Global Blood Therapeutics (Gbt) specializzata nel settore delle malattie ematologiche e in particolare dell'anemia falciforme di cui è l'azienda leader nel trattamento. Un affare di tutto rispetto che aumenterà notevolmente la futura crescita di Pfitzer.
OPERAZIONE MILIARDARIA
Secondo i termini dell'accordo - i consigli di amministrazione di entrambe le società hanno già approvato all'unanimità l'operazione - il gruppo guidato da Albert Bourla acquisterà tutte le azioni in circolazione dell'azienda biofarmaceutica Gbt in contanti per 68,5 dollari ad azione. Ciò valuta Gbt a circa 5,4 miliardi di dollari (5,3 miliardi di euro), incluso il debito e al netto della liquidità acquisita. Il gruppo è già presente sul mercato con Voxelotor (Oxbryta*), una terapia in compresse contro l'anemia falciforme, che nel 2021 ha fatto registare vendite per 195 milioni di dollari. Terapia, tra l'altro, già approvata sia negli Stati Uniti sia nella Ue. Gbt sta anche sviluppando altri farmaci per curare questa malattia ereditaria del sangue, la più comune a livello planetario, specie tra le popolazioni con origini africana, mediorientale e asiatica meridionale. Una malattia che provoca la deformazione dei globuli rossi. L'emergere della forma Ieri Pfizer e Gbt (Global Blood Therapeutics) hanno annunciato di aver stipulato un accordo in base al quale Pfizer acquisirà l'azienda biofarmaceutica produttrice di un farmaco contro l'anemia falciforme approvato di recente per 5,4 miliardi di dollari. È la più comune malattia ereditaria del sangue a livello planetario. Una malattia che provoca la deformazione dei globuli rossi. a falce si basa su un difetto genetico.
NUOVI TRATTAMENTI
Complessivamente la statunitense Gbt vanta già diversi composti in pipeline che, se approvati, insieme al trattamento già oggi disponibile hanno il potenziale di raggiungere un picco vendite mondiale superiore ai 3 miliardi di dollari. «Siamo entusiasti di accogliere i colleghi Gbt in Pfizer e di lavorare insieme per trasformare la vita dei pazienti» ha dichiarato ieri il numero uno del colosso Pfizer, Bourla secondo il quale «la profonda conoscenza del mercato, e le capacità scientifiche e cliniche che abbiamo costruito in tre decenni nel campo dell'ematologia rara» ha aggiunto, «ci consentiranno di accelerare l'innovazione sull'anemia falciforme e di portare nuovi trattamenti ai pazienti il più rapidamente possibile». L'obiettivo di Pfizer è quello di accelerare la distribuzione del trattamento nelle parti più colpite delmondo. In più sta mettendo a punto un inibitore della polimerizzazione dell'emoglobina falciforme orale di nuova generazione e un anticorpo monoclonale in fase di valutazione come trattamento per ridurre la frequenza delle crisi vaso-occlusive. Per Ted W. Love, presidente e ceo della Gbt, «questa giornata segna un'entusiasmante pietra miliare che accelera la nostra missione di scoprire, sviluppare e fornire trattamenti che cambiano la vita dei malati. Pfizer vuole ampliare il nostro impatto sui pazienti e promuovere ulteriormente l'innovazione per la cura delle persone con anemia falciforme e altre malattie rare». Sull'onda del deal, ieri a Wall Street, a metà seduta, Gbt guadagnava il 4,5% a 66,6 dollari, mentre le quotazioni di Pfitzer erano poco sopra la parità (+0,37%) a 49,1 dollari.