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Caffè, se lo zucchero resta a galla... attenzione: quello che non ci dicono

Quanti falsi miti sul caffè. Quante credenze errate. Anche e soprattutto in Italia. E ad elencare alcuni di questi punti, ci pensa Sca Italy, la delegazione italiana dell'associazione Speciality Coffee Association, principale istituzione per definire gli standard del prodotto. A dar conto del documento stilato da Sca Italy è ilfattoalimentare.it, dove si scoprono, appunto, i falsi miti su quel caffè che, in media in Italia, consumiamo per 6 kg all'anno per persona. 

 

Per esempio, si scopre come non sia vero che la moka non deve essere lavata. "Sca Italy sottolinea come vada lavato anche questo strumento domestico della tradizione italiana (soppiantato oggi in molte case dalle nuove macchine per il caffè in capsule). I grassi e gli oli generati dalle preparazioni potrebbero infatti inficiare il risultato finale", ricorda infatti ilfattoalimentare.

 

E ancora, è pensiero comune che se il caffè resta a galla, significa che il caffè in questione è buono, di ottima qualità. E anche in questo caso, l'affermazione non è poi così vera: anche se la crema dell'espresso è un criterio utilizzato per la valutazione del prodotto, il fatto che sorregga lo zucchero non significa di sé e per sé che il caffè sia di qualità. Ciò che conta al contrario è la trama della crema, la quale non deve essere né schiumosa né eccessiva. Al contrario deve avere quella che viene definita una tenuta elastica.