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Vaiolo delle scimmie, "si trasmette anche così": la situazione precipita, tornano le mascherine

E se il vaiolo delle scimmie si trasmettesse come il Covid? A porre il dubbio è stato il Cdc statunitense (Center for Disease Control and Prevention) che perciò ha suggerito l’utilizzo della mascherina nelle linee guida aggiornate per i viaggiatori. Se la trasmissione fosse la stessa, infatti, bisognerebbe proteggersi dalle goccioline di saliva che si diffondono nell’aria tramite aerosol. Nessuna conferma, comunque, è arrivata dall'Organizzazione mondiale della Sanità, che anzi ha parlato della necessità di chiarire ancora alcuni aspetti. E infatti qualche ora dopo, come riporta blitzquotidiano, l’indicazione sulla mascherina è stata eliminata anche dalle Linee Guida del Cdc. 

 

 

 

In una nota poi hanno spiegato: "Il Cdc ha rimosso la raccomandazione sull’utilizzo della mascherina dall’avviso sanitario di viaggio per il vaiolo delle scimmie perché stava causando confusione". Anche se poi, riferendosi ai Paesi in cui il monkeypox si sta diffondendo di più, ha invitato “i contatti domestici e gli operatori sanitari” a prendere in considerazione l’uso delle mascherine. Secondo gli esperti, comunque, il dispositivo di sicurezza individuale in questo caso non servirebbe a granché. La maggior parte dei casi per ora riguarderebbe pazienti che hanno avuto contatti diretti con una persona oppure un animale infetto.

 

 

 

Al momento sarebbero più di mille i casi confermati di vaiolo delle scimmie nei Paesi dove la malattia non è endemica, che sono 29. Nessuno, però, sarebbe morto dopo il contagio. Diversa la situazione nei Paesi in cui invece il virus è endemico. In Camerun, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Repubblica democratica del Congo, Liberia e Nigeria, da gennaio a oggi sarebbero stati registrati almeno 66 decessi.