lo studio
Covid, ultime drammatiche evidenze: nuova patologia, invade il cervello. Le conseguenze
Il coronavirus può avere terribili effetti anche sul cervello. Stando a diverse ricerche il Covid è in grado di provocare una neuropatologia molto simile al morbo di Alzheimer, la più diffusa forma di demenza al mondo. Un team di ricercatori americano, guidato dagli scienziati del Dipartimento di Ostetricia, Ginecologia e Scienze della Riproduzione della Scuola di Medicina dell'Università del Maryland, è andato alla ricerca della proteina del Covid all'interno dei tessuti cerebrali. A essere prese in esame cinque persone che hanno contratto il virus (uno affetto dall'Alzheimer, due con disturbi dello spettro autistico (autismo), uno con Demenza frontotemporale (FTD) e un altro ancora in salute). Risultato? In tutti e cinque le proteine sono state rilevate a livello della corteccia cerebrale.
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Osservando, gli studiosi hanno scoperto che il patogeno pandemico induce o amplifica la neuropatologia riconducibile al morbo di Alzheimer catalizzando l'aggregazione di beta-amiloide, (una proteina associata alla neurodegenerazione), la formazione di placche, la tauopatia (patologia neurodegenerativa legata a proteine), neuroinfiammazione e morte delle cellule. Più nel dettaglio, il Covid infetta quei neuroni maturi e non dunque quelli immaturi "derivati cellule staminali pluripotenti inducibili da individui sani e affetti da Alzheimer attraverso il suo recettore ACE2 e il facilitatore neuropilina-1".
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Ma non è la sola novità evidenziata dagli esperti. "SARS-CoV-2 – scrivono – innesca effetti genetici simili all'Alzheimer in neuroni sani ed esacerba la neuropatologia dell'Alzheimer. Una firma genica definita come un'eziologia infettiva di Alzheimer è identificata attraverso l'infezione da SARS-CoV-2, mentre il silenziamento dei primi tre geni sottoregolati nei neuroni primari umani indica i fenotipi neurodegenerativi del SARS-CoV-2". Insomma, anche la genetica incide sugli effetti.
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