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Trombosi del pene profonda, "dolori terrificanti": Covid, il più drammatico degli effetti collaterali

Covid e dolori al pene? A quanto pare, c'è una correlazione. Lo dimostra il caso di un contagiato negli Stati Uniti, un uomo sposato di 41 anni, che ha dovuto fare i conti con una trombosi venosa dorsale del pene profonda. Secondo la valutazione medica, il dolore avrebbe interessato due zone, quella perineale e quella inguinale, e sarebbe stato avvertito come più acuto durante l'erezione. Ma cosa c'entra il Covid? Anche se il virus è noto soprattutto per i suoi sintomi respiratori, tra le sue conseguenze possono esserci anche le trombosi, sia nel sistema arterioso che in quello venoso.

 

 

 

Stando alla versione del 41enne, il dolore sarebbe iniziato subito dopo la sua prima erezione completa, a seguito del test positivo da Covid. L'uomo, tra l'altro, ha negato di avere avuto traumi, di aver effettuato delle operazioni al pene o di avere assunto dei farmaci in passato. Aveva solo ricevuto un trattamento per curare il virus, ma nessun anticoagulante, antivirale o corticosteroidi, che avrebbero potuto portare a quella reazione.

 

 

 

Il contagiato non aveva nemmeno precedenti di trombosi venosa profonda. Dopo circa due mesi di trattamento, però, i sintomi del paziente sono del tutto scomparsi, e con essi anche il dolore al pene durante l'erezione. Approssimativamente, come riporta Wiley online library, il 20-50% dei pazienti ospedalizzati con infezione da Covid presenta test di coagulazione anormali che possono causare trombosi e occlusione microvascolare. Anche se quello di trombosi venosa profonda segnalato adesso è il primo caso in assoluto.