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Omicron, quali farmaci prendere per curarsi (e quali evitare): tutto dipende dai sintomi, gli errori da non fare mai
La variante Omicron del Covid è già all'80 per cento della diffusione e considerando che è più contagiosa della Delta è causa dell'aumento dei positivi. Ma quali sono i farmaci adatti se dovessimo infettarci? In questi due anni dallo scoppio della pandemia, riporta il Corriere della Sera, si sono trovati medicinali che possono essere efficaci in caso di malattia grave o nella fase iniziale quando si presentano i primi sintomi. Gli anticorpi monoclonali e antivirali, per esempio, vanno presi all'inizio dell'infezione. Ma vediamoli nel dettaglio.
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Monoclonali - Sotrovimab, anticorpo monoclonale di GlaxoSmithKline e Vir Biotechnology viene raccomandato dall'Oms come cura contro Covid moderato e grave (insieme a baricitinib, un antinfiammatorio usato per curare l'artrite reumatoide). Vengono somministrati per via endovenosa.
Antivirali - Abbassano la carica virale evitando così che l'infezione si trasformi in malattia. Vanno assunti per bocca.
Pillola anti-Covid - Oltre alla pillola prodotta da Merck, già disponibile in Italia, arriverà anche quella di Pfizer. Entrambe vengono somministrate a pazienti adulti non ospedalizzati con malattia lieve-moderata di recente insorgenza e fattori di rischio per Covid grave.
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Cura domiciliare - Per chi ha sintomi lievi resta valido il protocollo ministeriale: i farmaci indicati sono il paracetamolo e i Fans (antinfiammatori non steroidei), ma è fondamentale seguire le indicazioni del proprio medico. Bene l'aspirina ma non l'aspirinetta. E vietato darla ai bambini per un raro effetto collaterale grave, la sindrome di Reye. Attenzione poi a non esagerare con il paracetamolo, che in alte dosi è tossico per il fegato. Occhio anche al cortisone che se assunto in una fasi troppo precoce può indebolire il sistema immunitario e mascherare la gravità dell'infezione.