Tempi cupi
Covid, il luminare Paul Offit: "Ci vorranno dieci anni", ecco le vere proporzioni del dramma
Il Covid diventerà un banale raffreddore? La risposta è sì, secondo l'immunologo e virologo Paul Offit, direttore del Vaccine Education Center del Children’s Hospital di Philadelphia. Il problema però è che "ci vorranno almeno dieci anni". Tuttavia per Offit, sentito da La Repubblica, "gli attuali vaccini saranno sufficienti". Poi, parlando delle varianti più diffuse, come Alpha e Delta, ha spiegato che in tutti quei casi "i vaccini hanno protetto dalle forme gravi di Covid e ci sono tutte le ragioni per credere che continueranno a farlo".
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La prova che i vaccini adesso in circolazione basteranno "si sta già vedendo in chi è stato contagiato da Omicron e, proprio perché vaccinato, sta bene". Il riferimento è al paziente zero, rientrato a Caserta dopo un viaggio di lavoro in Mozambico. Lui e la sua famiglia, tutti positivi alla Omicron, stanno bene o comunque hanno sintomi lievi. E poi sulla capacità delle aziende farmaceutiche di mettere a punto dei vaccini in grado di fronteggiare la nuova variante, Offit ha detto: "La tecnologia mRNA è molto versatile e rende facile sviluppare nuovi vaccini".
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Sull'utilità della terza dose, invece, è stato molto chiaro: "Insieme a altri consulenti della Fda sono scettico sulla terza dose a tutti. Aumenta la risposta immunitaria, ma va riservata alle fasce a rischio come gli anziani o chi lavora nella sanità". Secondo lui, infatti, l'obiettivo dovrebbe essere un altro, ossia "vaccinare i non ancora vaccinati". E ancora: "Parlare di necessità della terza dose come se i vaccini avessero perso efficacia rafforza i no vax". Offit ha sostenuto addirittura che "nei sani le terze dosi, oltre a non fare la differenza, potrebbero depotenziare l’efficacia di un vaccino calibrato su Omicron".
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