Siero o non siero

Variante Omicron, il direttore di AstraZeneca: vaccino, come cambia la guerra al Covid

Il mondo intero, ora, ha paura. La variante sudafricana inquieta governi e mercati, si teme una nuova, rovinosa, fiammata del coronavirus. Questa mutazioni, infatti, ha un tasso di contagiosità che pare essere incredibilmente più alto rispetto a tutte le precedenti mutazioni. In Europa, infatti, è già stato parzialmente bloccato il traffico aereo, si cerca insomma di contenere il potenzial impatto della sudafricana.

Eppure, in un contesto di paura e scetticismo, si fa sentire il parere del direttore dell'Oxford Vaccine Group, il colosso che ha sviluppato il siero AstraZeneca, che ha si è mostrato cautamente ottimista sulla variante dei vaccini contro la sudafricana, la Omicron. Il professor Andrew Pollard ha infatti spiegato  che "la maggior parte delle mutazioni" della variante Omicron "si trovano negli stessi punti della proteina spike delle altre varianti". Insomma, il siero potrebbe essere efficace.

Nel frattempo in Germania è stato trovato un primo possibile caso di contagio con Omicron, la nuova variante del Covid-19. "La variante Omicron è già arrivata in Germania con grande probabilità", ha twittato Kai Klose, ministro degli Affari sociali nello stato occidentale dell'Assia, riferendosi al ceppo rilevato per la prima volta nel Sud dell'Africa.

Per quel che riguarda l'Italia, in una circolare firmata da Gianni Rezza, direttore alla prevenzione del ministero della Salute, "si teme  che l'elevato numero di mutazioni della proteina spike possa portare a un cambiamento significativo delle proprietà antigeniche del virus, ma finora non sono state effettuate caratterizzazioni virologiche e non ci sono prove di modificazioni nella trasmissibilità, nella gravità dell'infezione, o nella potenziale evasione della risposta immunitaria", si conclude la nota.