Nel mirino
Pfizer, il vaccino sotto accusa: "Dati sulle reazioni falsati", l'inchiesta dal Regno Unito
Accuse e sospetti su Pfizer: una slavina che verrà utilizzata, presumibilmente, dalla propaganda di No Vax, No Green pass e affini. "Falsificazione dei dati" e "ritardi sul monitoraggio degli effetti collaterali" del vaccino stesso: questi i "capi d'imputazione" contro il gruppo di ricerca Ventavia, incaricato dalla multinazionale di valutare, sia pure per una piccola parte, l'efficacia del suo siero anti-Covid.
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La bomba è stata sganciata da un articolo pubblicato sul British Medical Journal, scritto dal giornalista investigativo Paul D. Thacker, secondo cui nel lavoro di Ventavia, laboratorio texano specializzato in sperimentazioni cliniche, sarebbero state riscontrate molte mancanze denunciate da una testimone interna all'azienda anche alla Food and drug administration (Fda). Le parole di Thacker hanno già scatenato, sui social, il cosiddetto Pfizergate con tanto di omonimo hashtag dedicato.
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Sarebbe proprio l'ex impiegata di Ventavia, Brook Johnson, la gola profonda che ha svelato al giornalista del British Medical Journal le magagne sul vaccino Pfizer. L'ex impiegata ha lavorato due settimane ai test del vaccino Pfizer/BioNTech e ha detto di essere stata testimone di molti errori, a partire da problemi di etichettatura che avrebbero compromesso il sistema di valutazione in "doppio cieco". Il popolo della Rete, attivissimo soprattutto quando si tratta di complotti e dietrologie, hanno buon gioco a gridare allo scandalo, anche se la vicenda è perlomeno poco chiara e certamente poco trasparente, come spesso accaduto in questi mesi di drammatica corsa contro il tempo per trovare una risposta scientifica alla pandemia.
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Secondo quanto scritto dal Bmj la società texana avrebbe impiegato vaccinatori non adeguatamente formati e sarebbe inoltre stata lenta nel seguire gli eventi avversi riportati nello studio cardine sulla Fase III di Pfizer. "Il personale che ha condotto i controlli di qualità è stato sopraffatto dal volume di problemi riscontrati", si legge. Benzina sul fuoco della polemica, utilissima per chi crede che il vaccino non sia la prima, salvifica risposta all'emergenza sanitaria che ha devastato il pianeta dal gennaio 2021, ma soltanto un grande business economico per pochi.
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