Il caso
WhatsApp e Facebook irraggiungibili: "La mossa della talpa", chi è l'ex dipendente dietro al disastro di Zuckerberg
Un ampio disastro, quello di Mark Zuckerberg, che era difficile da prevedere. Facebook, WhatsApp e Instagram sono down da ore in tutto il mondo: un crollo così prolungato di tutti i social facenti capo a Zuckerberg che è quasi senza precedenti per quanto tempo sta durando. Lo scorso marzo era accaduto qualcosa di simile, ma era stato risolto nel giro di 45 minuti.
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Stavolta sono passate circa tre ore e ancora non si vede una soluzione: anzi, si sprecano le prese in giro da parte dei competitor, come Telegram, che invece è rimasto in piedi e ha pensato bene di sponsorizzarsi ancora di più tra gli utenti di WhatsApp. “Non si può sistemare, disinstallatelo”, è il messaggio ‘sporco’ fatto filtrare tramite Twitter, altro social su cui si è riversata l’utenza mondiale dopo il down dei tre colossi facenti capo a Zuckerberg.
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Nel frattempo si cerca di capire che cos’ha causato un down di tale portata e così lungo. Qualcuno fa notare che è successo proprio nello stesso giorno in cui una talpa di Facebook, un ex dipendente, ha rivelato la negligenza del social nell’eliminare contenuti che incentivano violenza e disinformazione. “Facebook nella sua attuale forma è pericolosa, pone una minaccia alla democrazia”, ha denunciato l’ex dipendente Frances Haugen. Le sue dichiarazioni e il down delle app hanno provocato un crollo in borsa di 5 punti.