Da Floris
DiMartedì, Barbara Gallavotti e il Covid tra vaccinati: "Una nuova malattia", sviluppi decisivi
"Due malattie diverse". Secondo Barbara Gallavotti, biologa ospite fissa di Giovanni Floris a DiMartedì su La7, è giunto il momento di distinguere, nell'ambito della pandemia di Coronavirus, tra "Covid e Covid tra vaccinati", perché appunto "abbiamo a che fare con due malattie diverse con caratteristiche diverse".
Uno studio realizzato in Gran Bretagna, con diverse informazioni raccolte direttamente tra i contagiati e i guariti, ha fatto emergere come chi è vaccinato con due dosi ha una probabilità molto bassa di infettarsi.
Chi si è immunizzato, ha una possibilità di manifestare un Covid "acuto" ridotta di un terzo rispetto a quella di un soggetto non vaccinato, di 2/3 di venire ospedalizzato e del 50% di avere strascichi a distanza di un mese e oltre dall'inizio dell'infezione, la cosiddetta sindrome da long Covid.
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Si tratta in questi casi di strascichi "estremamente invalidanti, che interferiscono pesantemente sulla vita quotidiana". Proprio sulla base di questa ricerca, spiega la Gallavotti, "si è iniziato a pensare che si dovrebbe distinguere tra il Covid e il Covid tra vaccinati, che si verifica raramente ma quando si verifica ha caratteristiche diverse". Ad esempio, "è una malattia più breve, meno grave e meno contagiosa. Questa è la seconda cosa migliore che potevamo aspettarci dai vaccini. La prima era la protezione totale dal virus, che purtroppo abbiamo visto non essersi realizzata".
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