La ricerca

Pfizer, "abbiamo sbagliato vaccino". Campagna contro il Covid, studio sconcertante: tutto ribaltato, chi rischia

Sono 82.278.770 le dosi di vaccino somministrate in Italia, l'87,8% del totale di quelle consegnate, pari finora a 93.749.420 (nel dettaglio 66.025.417 Pfizer/BioNTech, 13.731.164 Moderna, 12.034.049 Vaxzevria-AstraZeneca e 1.958.790 Janssen). Le persone che hanno completato il ciclo vaccinale sono 40.916.433, il 75,76% della popolazione over 12. Da tempo l'Unione europea ha deciso di investire su Pfizer. Peccato che uno studio scientifico dei "Centers for disease control and prevention", l'organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti riveli che il vaccino Moderna è più efficace nel prevenire i ricoveri rispetto a Pfizer.

 

 

Lo studio è stato condotto su un campione di 3.689 persone con più di 18 anni ricoverate in 21 ospedali negli Usa. Sono stati esclusi coloro che presentavano "condizioni di immunocompromissione". Risultato: l'efficacia media del vaccino contro i ricoveri per Covid-19 nell'intero periodo preso in considerazione "è risultata più alta per Moderna (93 per cento) rispetto a Pfizer-BioNTech (88 per cento)". In entrambi i casi molto superiore al 71 per cento del vaccino di Johnosn & Johnson che, come noto, è stato messo in commercio con un'unica dose.

 

 

Ma attenzione, perché non finisce qui. "La protezione per il vaccino Pfizer-Biontech è diminuita dopo quattro mesi dalla vaccinazione. I livelli di IgG anti-spike post-vaccinazione e IgG anti-RBD (due tipi di anticorpi che neutralizzano il virus, ndr) erano significativamente inferiori nelle persone vaccinate con il vaccino Janssen (il siero prodotto da J&J, ndr) rispetto ai vaccini Moderna o Pfizer-Biontech". L'efficacia iniziale di Moderna si mantiene praticamente sempre uguale. Infatti, nei primi quattro mesi pari al 93%. Dopo, scende di un solo punto percentuale, fissandosi al 92%. Nel caso di Pfizer, invece, nei primi 120 giorni si attesta al 91%, poi crolla al 77%".