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AstraZeneca, Matteo Bassetti: "Cosa c'è dietro alla trombosi". La malattia che non lascia scampo: fuori tutta la verità
Vietato scegliersi il vaccino in autonomia. Matteo Bassetti, intervistato dall'agenzia Adnkronos salute, dice la sua sul caos che coinvolge, nuovamente, il siero di AstraZeneca e Johnson & Johnson, i due vaccini considerati a rischio per possibili trombosi su soggetti "critici", in special modo donne e under 50. Il governatore della Campania Vincenzo De Luca, sull'onda della morte della 18enne genovese Camilla Canepa (deceduta proprio per un malore in seguito alla vaccinazione all'Open Day di AZ), ha deciso di vietare il mix di vaccini tra prima e seconda dose.
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"Sono sempre stato nemico della possibilità che le persone possano scegliersi il vaccino anti-Covid, perché il vaccino è una scelta che spetta al medico l'unica persona in grado di decidere dopo l'anamnesi della persona il vaccino più indicato - spiega Bassetti -. Posso esserci diversi fattori, una malattia preesistente o l'assunzione di farmaci, che possono incidere e solo il medico è in grado di dare una risposta non certo il cittadino che magari ha letto su dottor Google o sui social qualche informazione non verificata".
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Il farmacologo Garattini ha suggerito per il richiamo di essere "pragmatici e lasciare ai cittadini la scelta della dose, proprio per aumentare la copertura vaccinale", una frase che non trova d'accordo il direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova. Sulla vaccinazione 'eterologa', ricorda Bassetti ribadendo quanto spiegato domenica sera a Non è l'arena, in collegamento a La7 con Massimo Giletti, "il mix di vaccini si può fare, ci sono almeno tre studi avanzati (in fase 2) che dimostrerebbero che funziona e potrebbe dare risposta migliore".