Strategia
Piazzapulita, Giuseppe Remuzzi e i vaccini: "Dare a tutti e subito la prima dose". Il drammatico errore di Figliuolo?
Vaccinare tutti, subito, anche a costo di finire le scorte del siero. Poi penseremo ai richiami. Il professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, interviene a Piazzapulita su La7 e ribalta, letteralmente, il quadro della lotta al coronavirus e della campagna vaccinale italiana.
Tra i più illuminati sostenitori delle terapie domiciliari, mai ascoltato davvero dalle autorità politiche e dal Cts, il professor Remuzzi mette in guardia ora sul rischio legato alla scelta del commissario straordinario all'emergenza Francesco Figliuolo di ritardare la seconda dose da 28 a 42 giorni proprio per procedere speditamente alla immunizzazione della popolazione. Una campagna messa a repentaglio dalle sacche di resistenze ad AstraZeneca e Johnson & Johnson tra i soggetti più anziani, specialmente al Sud, e che dovrebbe ora invece estendersi anche alle fasce d'età inferiori, fino ai cinquantenni nati nel 1971. Ma non basta, chiarisce Remuzzi.
"C'è una letteratura a riguardo, su esperienza scozzese e inglese. Noi abbiamo ora 5 milioni di dosi nei frigoriferi per aspettare i richiami. Se con quelle dosi vacciniamo tutti, non c'è la copertura per la seconda dose ma c'è la copertura per i prossimi 6 mesi per la malattia severa, che è quello che ci interessa. Una volta fatto quello, poi pensiamo ai richiami".
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"Se avessimo vaccini all'infinito, possiamo fare anche la second dose dopo 28 giorni. Ma dal momento che c'è un problema di carenza e persone scoperte che possono ammalarci...". "Lei sarebbe per finire tutte le prime dosi che abbiamo?", incalza Corrado Formigli. "Certamente, il prima possibile, e poi pensiamo ai richiami. È un argomento controverso, c'è letteratura al riguardo e secondo me gli argomenti di chi è a favore sono più convincenti".