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Google, laurea in sei mesi a soli 300 dollari: ecco come trovare lavoro

Tiziana Lapelosa

Dimenticate il prof che, avendo preso lo studente di mira, non lo congeda nemmeno con uno striminzito 18, seppur meritevole. Dimenticate il tempo che s' impiega per capire come, in Italia, funziona questa cosa chiamata università, i soldi che si spendono per mantenere un figlio fuori sede, il labirinto burocratico per comprendere come accedere a una borsa di studio: decine e decine di pagine da leggere, scritte in linguaggio poco comprensibile e nascoste nei meandri dei siti degli atenei. Di questo passo, di sessione in sessione, ostacolo dopo ostacolo, all'università si rischia d'invecchiare. Ma non è soltanto tutto questo a frenare le buone intenzioni di chi un "pezzo di carta" vorrebbe prenderlo, certo di essere poi il benvenuto nel mondo del lavoro. Il fatto è che, una volta "fuori", di lavori che richiedano le competenze acquisite non se ne trovano, i posti se li sono già accaparrati gli altri e i più preparati se ne vanno all'estero. Dove tutto sembra più "snello". Lo sanno bene in California, a Mountain View, sede del colosso Google. Hanno capito, loro, che per far coincidere domanda e offerta di lavoro, nel tecnologico mondo di oggi, bisogna essere più pratici. E così si sono inventati una laurea breve che più breve non si può: appena sei mesi, a un costo di soli 300 dollari, che equivalgono a poco più di 250 euro.

 

 

L'AFFRONTO
Un affronto per noi italiani, che per "pergamena" intendiamo anni di studio matto e disperatissimo. Un uso linguistico diverso per "loro", che utilizzano la parola laurea per significare che quel pezzo di carta, a chi se lo guadagnerà, spalancherà non solo le porte del quartier generale del cosiddetto Googleplex, che nel mondo sfiora i 120mila dipendenti, ma prepara chi segue il corso a quelle competenze tecnologiche oggi indispensabili in ogni campo. Il programma di istruzione professionale si chiama Google Career Certificate e, per ora, è valido soltanto negli Usa. Serve a formare figure di alto livello, senza passare per l'università come la intendiamo noi. Si sfornano analisti, project manager, specialisti in assistenza informatica e tutti quei profili "tecnologici" che poi vengono messi in contatto con le aziende in cerca di personale, che pagano come si deve. È l'America del fare, priva di scogli burocratici che in Italia rendono complicata anche la più semplice delle operazioni. Ripetiamo, si tratta di un "certificato" che per il colosso ha valore di laurea. E da noi? Google si muove come meglio può. Per avviare l'Italia in digitale, l'azienda ha annunciato quest' anno un investimento di 900 milioni di dollari in 5 anni per dare una spinta alla ripresa economica con progetti di formazione e strumenti per le aziende. Una attenzione che nasce «dall'esperienza e dal successo di precedenti iniziative portate avanti da Google negli anni e che hanno aiutato 500.000 persone a ottenere le competenze digitali necessarie per rilanciare un'attività o migliorare la propria carriera», fanno sapere da Google Italia, che conta di trasmettere competenze utili ad altre 700.000, tra aziende e piccole e medie imprese che vogliono crescere, persone che vogliono "crescere tecnologicamente", start up.

L'OBIETTIVO
Google conta di formarne un milione entro la fine dell'anno prossimo. Basta un dato per capire l'importanza del progetto: «All'inizio del decennio, un rapporto dell'Unione Europea evidenziava il rischio che entro il 2020 ci sarebbero stati 900 mila posti di lavoro non occupati in Europa a causa della mancanza di competenze digitali», spiegano dal quartier generale italiano che ha sede a Milano. Dalle competenze digitali all'uso dell'intelligenza artificiale, dalla creazione delle pagine web per la propria attività fino a come promuoverla all'estero, tra le competenze che si possono acquisire. Basta inserire nel motore di ricerca Italia in digitale e si apre un mondo. I corsi non rilasciano alcuna "laurea". Ma, quantomeno, sono gratuiti. Che male non fa.