I diari del capitano Bligh
I diari di bordo dei grandi esploratoribritannici del XVIII e XIX secolo si sono rivelati uno strumento prezioso percomprendere l'evoluzione del clima della Terra. Le note meteorologiche dei capitanicoraggiosi, come James Cook e il leggendario comandante del Bounty WilliamBligh, verranno, infatti, digitalizzate e sfruttate dalla comunità scientifica come metro di paragonedelle condizioni attuali. Gli appunti, inoltre, riservano anche parecchiesorprese, tra cui la scoperta che, in molti casi, le temperature registratedagli esploratori sono molto simili a quelle rilevate al giorno d'oggi, mettendoin dubbio le previsioni più allarmate di un'imminente catastrofe climatica. Peresempio, i diari di bordo del vascello Isabella, salpato nel 1818 alla ricercadel passaggio a Nord-Ovest, hanno confermato che negli ultimi 190 anni illivello dei ghiacci della baia di Baffin si è ridotto in modo lieve ma significativo,mentre altre misurazioni suggeriscono che la temperatura dei mari artici siacambiata di poco o niente. Inoltre i libri del Dorothea, partito sempre nel1818, indicano che, nell'artico norvegese, le temperature rilevate in estatenon erano molto più fredde di quelle registrate alla fine del Novecento. Leanalisi, dice Dennis Wheeler, coordinatore del progetto e climatologo dell'universitàdi Sunderland, sono paragonabili a quelle di oggi perchè prese nel rispetto deiparametri scientifici attuali. “La vita degli equipaggi – spiega il ricercatore– dipendeva dalle osservazioni deicapitani e degli ufficiali, incaricati di rilevare la posizione dei vascelli”.Tutti i diari di bordo saranno consultabili online sul sito degli archivi distato britannici entro il prossimo anno.