I soldi fan sentire meno
Non faranno la felicità ma i soldi aiutano a sentirsi meno soli, a sentire meno il bisogno di accettazione sociale e a percepire meno il dolore fisico. È quanto dimostra uno studio pubblicato sulla rivista Psychological Science da Xinyue Zhou dell'università cinese di Sun Yat-Sen. Viceversa la perdita di soldi acuisce il bisogno di accoglienza sociale e il dolore fisico. Gli esperti hanno condotto sei esperimenti su studenti per verificare come i soldi alterino le percezioni fisiche e psicologiche. In un esperimento hanno dimostrato che i soldi attutiscono la percezione del dolore fisico: infatti a un gruppo di ragazzi gli sperimentatori hanno prima chiesto di contare un mazzetto di banconote o una risma di carta, poi li hanno sottoposti a un test di sensibilità al dolore chiedendo loro di immergere tre volte la mano in acqua calda a differenti temperature. Il dolore sentito dai ragazzi è minore se prima gli era spettato il compito di contare i soldi piuttosto che la carta. In altri due esperimenti è emerso che l'esclusione sociale oppure pensare al dolore fisico (al mal di testa per esempio) acuiscono il desiderio di denaro. E ancora, in un quarto esperimento è risultato che gli studenti, socialmente esclusi con l'inganno in un videogioco in cui si simulava una partita di pallavolo (ai partecipanti il computer, che i ragazzi credevano essere un altro giocatore in carne e ossa, non passava mai la palla quindi di fatto li escludeva dal gioco) sentono meno il rifiuto sociale se possono maneggiare e contare dei soldi, rispetto ai coetanei cui invece è fatta maneggiare soldi solo carta. Infine gli ultimi due esperimenti mostrano che la perdita di denaro 'fa malè: agli studenti era chiesto di pensare al denaro speso il mese prima mentre giocavano al videogioco (esclusione sociale) o immergevano la mano nell'acqua calda (dolore). In entrambi i casi ai giovani brucia di più la situazione rispetto a quelli cui invece è chiesto di ripensare alle condizioni meteo dei 30 giorni precedenti. In un certo senso, quindi, le persone ricche non hanno bisogno di amici, sentono meno lo stress dell'esclusione sociale.