Caccia, ogni anno 5000 cani

Carlotta Clerici

 A breve riapre lastagione della caccia e, come ogni anno, la vita di migliaia di animaliinnocenti è appesa a un filo. A peggiorare la barbarie un altro graveaspetto di cui, forse solo pochissime persone sono a conoscenza. Si trattadella mattanza di migliaia di cani da caccia, ammazzati dal fuoco dei loropadroni cacciatori. Infatti, secondo una stima prudenziale elaborata da AIDAAsulle indicazioni relative agli incidenti di caccia avvenuti negli anni passati,sono almeno 5.000 i cani che ogni anno vengono uccisi durante le battute dicaccia e almeno tremila quelli che restano feriti dagli spari delle doppiette.I dati, del resto, sono inconfutabili. Secondo i rapporti diffusi dagli stessicacciatori della Federazione italiana della Caccia si calcola che solo nel 2006sono morti in Italia 2050 cani da caccia, uccisi sia dal fuoco amico deicacciatori, sia in altri incidenti compresi quelli  per ingestione di bocconi avvelenati, tra l’altrovietatissimi in Italia. Inoltre, secondo le stime sono stati 1558 i cani feritie 842 i casi di danni provocati alle persone o alle cose. Tenendo conto cheoltre a Federcaccia in Italia esistono altre associazioni venatorie alarghissima diffusione, quali Arcicaccia e la Associazione della Libera Caccia,fare una previsione di quanti cani moriranno in incidenti non richiede ungrande sforzo d’immaginazione. “È un dato che fa rabbrividire e che sicuramenteè molto prudenziale rispetto alla realtà dei fatti – afferma Lorenzo Crocepresidente nazionale AIDAA – quello da noi denunciato. Una cosa è certa. Ognianno per diversi motivi sono migliaia i cani che muoiono o rimangono feritinelle battute di caccia e vale la pena ricordare che molti di questi caniferiti, che non possono più essere utilizzati per le attività venatorie vengonopoi abbattuti a loro volta”.