Lo studio: in nord Europa

Albina Perri

La pelle color latte tipica di tanti abitanti dell'Europa del Nord è una novità recente. In origine, infatti,britannici e scandinavi avevano la pelle scura, e sono rimasti così per millenni. Solo quando da cacciatori-raccoglitori si trasformarono in coltivatori, infatti, la loro pelle si schiarì. Una trasformazionelegata al fatto che la nuova dieta degli agricoltori era carente di vitamina D, e la pelle scura esposta al sole la sintetizza con più difficoltà rispetto a quella color latte, spiegano i ricercatori diretti da Johan Moan dell'Istituto di Fisica dell'Università di Oslo. Secondo la ricercatrice un ruolo chiave in questo processo di "scolorimento" è stato giocato proprio dalla dieta. «In Inghilterra 5.500-5.200 anni fa l'alimentazione è cambiata rapidamente, e il pesce non fu più l'alimento principale. Questo portò al rapido sviluppo della pelle chiara». Moan, che ha lavorato insieme a Richard Setlow del Brookhaven National Laboratory dello stato di New York (Usa), spiega che la carenza di vitamina D può anche essere letale. «I climi freddi e le alte latitudini accelerarono la necessità di pelli chiare. Il cibo prodotto sui campi era infatti una fonte insufficiente di vitamina D - si legge nella ricerca, pubblicata sul 'Times' - e la radiazione solare risultava troppo bassa per produrre asufficienza questa sostanza nel caso della pelle scura». In pratica, il colorito scuro protegge dai raggi, ma così la pelle impiega più tempo a sintetizzare la vitamina D necessaria per la salute. Così agli abitanti dell'Europa del Nord non sarebbe rimasto altro rimedio che 'impallidirè, per permettere alla pelle di produrre più facilmente la preziosa sostanza.