"Non possono fermarci"
Area 51, un milione e mezzo di persone pronto ad invadere la base segreta: il governo Usa trema
Lo scorso 1 luglio è stato creato dall'australiano Jackson Barnes l'evento su Facebook Storm Area 51: "Ci incontreremo all'attrazione turistica Area 51 Alien Center. Lì coordineremo la nostra irruzione". Così Barnes, secondo quanto riportato dal Messaggero, ha dato appuntamento per il 20 settembre ad Amargosa Valley, angolo remoto del Nevada a circa 150 km da Las Vegas, a tutti i curiosi del mondo. Più di un milione di persone hanno deciso di aderire a quello che sembra voler essere una vera e propria incursione nella misteriosa base militare americana. L'Area 51 ha da sempre esercitato un grande fascino, grazie anche alla fantasia di registi e sceneggiatori, soprattutto per i complottisti e per tutti gli appassionati di ufo. La leggenda vuole infatti che al suo interno vi siano conservati i rottami di un disco volante, insieme alle spoglie del suo equipaggio, recuperati e celati al mondo dopo l' incidente di Roswell del 1947. Barnes si è premurato di allegare anche una mappa per spiegare come dovranno svolgersi le operazioni. Al grido di "non possono fermarci tutti", gli invasori dovranno correre verso la base come Naruto (personaggio manga giapponese), scrive sempre su Facebook lo stratega, così "possiamo muoverci più veloci dei loro proiettili", per poi aggiungere "non possono fermarci tutti". Nonostante il piano del giovane di Melbourne sia ovviamente nato come un gioco, in moltissime persone sembrano averlo invece preso sul serio. Dunque, a pochi giorni dalla data dell'invasione, ecco che l'ideatore si tira indietro: "Buongiorno governo degli Stati Uniti, in realtà non ho intenzione di andare avanti con il piano. Ho solo pensato che sarebbe stato divertente e che mi avrebbe fatto avere qualche mi piace su Internet". Leggi anche: Area 51, le foto rubate all'interno della base Barnes ha poi aggiunto: "Non sono responsabile per quanti decideranno realmente di occupare l' Area 51". Ma il governo degli Stati Uniti non ha preso sotto gamba la questione, tanto che sulle pagine del Washington Post, la portavoce dell'aviazione militare statunitense, Laura McAndrews, ha risposto: "L'aeronautica è sempre pronta a proteggere l' America e i suoi territori. Questo comprende anche la base aerea di Edwards, di cui l' Area 51 è una zona ben sorvegliata in quanto campo di addestramento militare, cosa che dovrebbe scoraggiare chiunque pensi di avvicinarsi".