Oroscopo e finanza
Borsa, per fare affari adesso si studiano le stelle
Nascere sotto una buona stella. Mai come oggi questo augurio ha acquistato un significato importante in campo economico, se addirittura i finanzieri, gli economisti e gli agenti di Borsa internazionali hanno preso l’abitudine di rivolgersi agli astrologi prima di far nascere, vendere o acquistare le loro società. Il nuovo trend infatti, per i top manager che lavorano in finanza, è quello di chiedere aiuto alle stelle in funzione dei loro affari, per capire cioè quale sia il momento giusto per agire e decidere la tipologia di un loro investimento. Ogni società, infatti, ha una data e un’ora di costituzione, proprio come il tema natale di un individuo, e valutare gli aspetti astrali favorevoli per la buona riuscita di un progetto, basandosi sulla comparazione dei dati di una società con quelli del paese e della Borsa dove è quotata, e facendo attenzione ai transiti dei pianeti e alle fluttuazioni dei mercati nei mesi interessati dal progetto, sta diventando sui mercati internazionali un’abitudine consolidata e sempre più comune. Il trend positivo della Borsa di Madrid, per esempio, ora in primo piano per la situazione catalana, viene osservato dagli addetti ai lavori con attenzione, ma mentre gli investigatori indagano, c’è chi fa affari rivolgendosi agli astrologi specializzati in finanza, cioè a coloro che sono diventati veri e propri guru dei mercati azionari, dei grandi affaristi che hanno spostato la loro esperienza dal campo sentimentale a quello economico, per cogliere al volo le occasioni suggerite dalle stelle, certamente più redditizie e soddisfacenti di quelle dei cuori infranti. ZONE SPECIFICHE Secondo l’astrologia classica infatti, ci sono, in una mappa del Cielo, delle zone ben specifiche dove si interpretano le ricchezze personali, ed altre dove capire come favorire un guadagno, anche utilizzando risorse altrui, propio come succede in Borsa. Su questo principio i nuovo Branko della finanza combinano il cielo delle società, dei loro amministratori, dei soci e della situazione reale presente in quel momento sui mercati, applicando quindi il loro sapere astrologico in ambito finanziario, fornendo oroscopi quotidiani e facendo affari d’oro. Sembra incredibile ma nei rigorosi Paesi anglosassoni questa è una pratica divenuta comunissima, ed anche negli USA, a Wall Street o nella City di Londra, le più recenti operazioni finanziarie sono state quasi tutte oggetto di consulenza astrologica. Il prestigioso The Economist ha pubblicato i risultati di un’inchiesta al fine di verificare chi, tra gli appartenenti alle diverse professioni, era stato in grado di predire, o se preferite, indovinare con precisione, lo stato dell’economia britannica nei dieci anni successivi, consultando anche gli astrologi finanziari, i quali, insieme ai lavoratori della nettezza urbana, si sono classificati tra i migliori, a pari merito, con tre top manager esperti di imprese multinazionali. Evidentemente in Gran Bretagna i bidoni della spazzatura, esaminati con un occhio attento sotto la luce delle stelle, si sono rivelati per i maghi e i netturbini, i più interessanti e precisi indicatori economici. Basandosi sul principio degli agronomi, che comprendono come e quando seminare, o come valutare il momento migliore in una stagione per raccogliere i frutti arrivati a maturazione, questi consulenti delle stelle indicano a finanzieri laureati nelle migliori Università, specializzati e di lunga esperienza, come e quando investire, e come trarre maggior guadagno, tenendo d’occhio il transito negativo di Marte, quello positivo di Nettuno, o il ruolo delle fasi lunari nell’opposizione fastidiosa di Plutone. La nuova combinazione tra astrologia e statistica sembra quindi avere grande successo, e siccome di regola è difficile capire il momento giusto di un investimento, soprattutto se gli elementi in campo sono tanti, il conforto degli astri applicato in ambito finanziario pare abbassare addirittura del 70% la percentuale di errore. Da sempre le grandi crisi economiche sono state predette dall’astrologia, come in passato nel caso dei derivati, dove però i calcoli erano talmente complessi che la percentuale di errori si rivelò altissima. Oggi invece gli astrologi finanziari più famosi a livello internazionale, hanno sviluppato complessi calcoli astrologici, spesso incomprensibili anche a loro, per prevedere le future fluttuazioni della Borsa, le cadute dei titoli o i crack bancari, e le loro consulenze hanno registrato un’impennata di richieste, come è lievitato il costo delle loro fatture. COPERNICO E KEPLERO Numerosi personaggi celebri in campo astronomico si sono, in passato, interessati di argomenti economici, come Copernico, che scrisse un trattato sulla moneta, Keplero, che studiò la migliore stagione per la conservazione dei vini, e Newton che fu responsabile della Zecca di Londra, ed in questo solco gli analisti economici di oggi sono stati scavalcati prepotentemente da professionisti più veggenti di loro. Il Papa recentemente ha portato avanti una crociata, ricordando che non servono oroscopi o cartomanti per conoscere il futuro, perché, secondo Bergoglio, il vero Cristiano si fida solo di Dio e si lascia guidare con speranza in un cammino aperto alle sorprese. Non la pensano così i Gordon Gekko di Wall Street, che pare siano, dall’inizio della crisi economica internazionale, regolarmente affiancati e consigliati da astrologi personali, autentici personal trainer che li seguono ovunque, che sono diventati confidenti, rintracciabili 24 ore al giorno, e che sono oggi delle vere e proprie star, più brillanti e ricercati delle stelle che consultano ogni giorno. È stato reso noto, per esempio, che una famosa holding straniera, che gestisce quasi il 30% del mercato del lusso e della moda, contatti abitualmente il suo astrologo personale e naturalmente griffato, tutte le volte che ha in cantiere nuovi investimenti, per valutare i tempi di realizzazione o se sia il caso di puntare più su un Paese piuttosto che un altro per aprire nuove boutique. Alcune società inglesi inoltre, sono state costituite addirittura in un’ora improbabile della notte, perché, a una prima lettura dell’universo, quell’ora aveva la caratteristica di assicurare un guadagno superiore alle aspettative, con un calcolo stellare che solo un astrologo esperto e motivato economicamente poteva produrre, e soprattutto presentare ad un Consiglio di Amministrazione di noti boss della finanza, riunito forzatamente in notturna. La nostra società quindi, non discostandosi dagli antichi Greci e dalla loro fede negli oracoli, oggi sembra trarre conforto dal credere che dei personaggi dotati, come dire, di capacità divinatorie, possano predire gli eventi futuri, e paradossalmente quanto più imprevedibile diventa il mondo, tanto più l’uomo tende ad affidarsi alle predizioni. SUPERSTIZIONE? Il futuro infatti, con la sua impenetrabilità, genera ansia, ed oggi, nel campo economico, pare che l’unico modo per spegnerla sia ricorrere a questi sistemi che aiutino a far luce, sotto il bagliore delle costellazioni, sugli accadimenti a venire. Il sodalizio dei manager della finanza con i guru astrologici, nella pianificazione di lungo periodo, può essere quindi interpretato come un prodotto della crisi economica, un atteggiamento certamente superstizioso, ma finalizzato ad alleviare l’illusione che il mondo sia governato da leggi deterministiche intelligibili e magari influenzabili e decodificabili. In genere chi si rivolge all’astrologo lo fa per curiosità, o quando non si sa più che pesci pigliare, oppure si reca dalla cartomante o dalla sensitiva di turno, per analizzare il destino di un amore, l’esito di una malattia o i comuni eventi della vita, ma i veri professionisti del cielo astrologico oggi pare non siano più interessati alle questioni riguardanti situazioni sentimentali, che non rendono e sono spesso imprevedibili, perché oggi, essendoci di mezzo il denaro, che fluttua con cifre importanti, che sgorga direttamente dalle maglie delle Borse internazionali, il monito di Bergoglio resta inascoltato, e la scaramanzia prende il sopravvento sulle sue scomuniche, nel tentativo di non ritrovarsi appunto su una strada piena di sorprese, magari senza più l’amore e il lavoro, ma soprattutto per evitare di ritrovarsi anche con le tasche vuote e con le società fallite. di Melania Rizzoli