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La macchina che guida da sola: il modello-prodigio (per anziani)

Sara Gurnari

È in arrivo la self-auto: la macchina che guida da sola. Alcuni ricercatori, per far fronte alle problematiche della mobilità che incombono in alcune zone del Giappone, hanno individuato la soluzione e hanno creato l'auto che si guida da sé. Una macchina con guida automatica che può fare al caso soprattutto degli anziani. Un sensore installato sul tetto dell'auto aiuta il veicolo a prendere decisioni cruciali invece di rivolgersi al ricercatore dell'università di Kanazawa seduto al posto di guida.  Una sfida per il Giappone, dove un abitante su quattro (il 25%) ha più di 65 anni: cifre superiori a quelle degli Stati Uniti, dove la percentuale è più bassa (15%; a livello mondiale è l'8%). La self-auto potrebbe aiutare a diminuire di un quarto le morti per i incidenti stradali che coinvolgono over-65. Toyota Motor punta molto sul progetto: ha un team di 100 persone che sta lavorando alle vetture che si guidano da sole Sono decenni che l'industria automobilistica studia l'auto a guida autonoma, ma recentemente sono aumentati gli sforzi grazie alle nuove tecnologie e all'arrivo sul mercato di nuovi operatori non tradizionali come Alphabet Inc., società che fa capo a Google, e Tesla Motors. Società che guardano avanti. Ma è tutto il Giappone che si dedica al progetto,  con il governo del premier Shinzo Abe che ha stanziato all'incirca 2 miliardi di yen (16,3 milioni di dollari, circa 14,9mln di euro) all’anno per sviluppare carte geografiche e altre tecnologie necessarie per la guida autonoma. L'obiettivo è fissato per il 2020, quando Tokyo ospiterà le Olimpiadi il Giappone: si punta ad offrire veicoli robotizzati per trasportare visitatori e atleti nei vari luoghi delle competizioni. Anche Nissan si sta impegnando per mettere sul mercato una propria vettura a guida autonoma nel 2020, prima di Toyota e Honda Motor.