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Feel eat, l'applicazione che spiega il tuo umore (in base a quello che mangi)

Andrea Tempestini

Nutrirsi è un atto necessario, può essere uno dei gesti più gioiosi per l’uomo oppure può diventare addirittura un’ossessione… pensiamo a quanto conta oggi, specialmente in certe realtà, l’immagine corporea e come il cibo sia strettamente connesso a questa prospettiva che origina diverse patologie alimentari. Le abitudini alimentari sono spesso caratterizzate e condizionate da stereotipi, credenze, mode, passa parola che suggestionano anche le sensazioni e le scelte in termini di alimentazione. Nonostante la presenza evidente di molteplici condizionamenti all’interno del contesto sociale, nella vita quotidiana ogni persona ha sperimentato che le proprie emozioni e sensazioni influiscono su ciò che sceglie di mangiare. Spesso la scelta di un determinato alimento può dare sensazioni diverse, in momenti diversi. La creazione di questa nuova App FEEL EAT si compone di parecchie sezioni che riguardano diverse tipologie di cibo implicate in meccanismi di modifica del benessere emotivo e psicologico, che può essere riassunto in Che cosa (What), e In quale momento (When), ossia l’evidenza che le emozioni o sensazioni, nel determinare condizioni emotive che caratterizzano diverse fasi della vita dell’individuo, influenzano particolari scelte alimentari. Ideatore e creatore della nuova App FEEL EAT è la Fondazione Varenna che in occasione di EXPO 2015 ha creato un premio di studio rivolto agli studenti degli Atenei lombardi. Il consiglio direttivo della Fondazione ha proclamato vincitrice del premio di studio una studentessa dell’Università di Pavia, la dottoressa Cristina Crocamo, che sta attualmente svolgendo il suo dottorato di ricerca presso il Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Sperimentale e Forense. La nuova App FEEL EAT è semplice, ma non banale e si utilizza con estrema facilità; con essa la Fondazione Varenna ha pensato ad uno strumento che fosse pratico e concreto, al passo con i tempi e la tecnologia e di rispondere ad un bisogno che potesse essere trasversale, senza tradire la mission della Fondazione, SALUTE MENTALE: salute e benessere mentale, salute e prevenzione in un’ottica che valorizzi le risorse della persona e non solo ne curi la sofferenza. Il benessere - fisico, emotivo, psicologico - è correlato a molteplici aspetti che riguardano la realtà quotidiana: lo stile di vita, le relazioni, le abitudini alimentari, episodi di stress, status lavorativo, ma anche il ruolo ad esempio di social network e internet, soprattutto nelle persone più giovani.