Occhio

Festival di Sanremo, Mahmood e lo schiaffo all'Islam duro e puro: il suo clamoroso "vaffa" sul palco

Giulio Bucchi

Non solo migranti, ma anche immigrazione al Festival di Sanremo 2019. Claudio Baglioni ha presentato in anteprima agli addetti ai lavori le canzoni in gara e molti sono rimasti colpiti da Mahmood, 27enne cantante italo-egiziano nato e cresciuto a Milano che presenterà il brano Soldi. Leggi anche: "Censura a Sanremo", altro caso. Fanno fuori il comico Saverio Raimondo  Titolo provocatorio come il testo del pezzo, che potrebbe far rabbrividire molti custodi del politicamente corretto e le varie Boldrini d'Italia che in nome dell'integrazione e del rispetto delle tradizioni extra-italiane chiudono gli occhi su quanto avviene nelle nostre città. Ma soprattutto, rischia di far letteralmente impazzire i rappresentanti dell'Islam più ortodosso, visto che come riporta Marco Mangiarotti sul Quotidiano nazionale si tratta di un vero e proprio "vaffa generazionale" di un figlio libero e "occidentale" al padre egiziano "finto tradizionalista", tra "champagne sotto Ramadan", film hollywoodiani e fumate di narghilè.