ROMA. 40° CONGRESSO SIME

Smagliature: come combatterleI segreti che ci svelano gli esperti

Maria Rita Montebelli

Pur essendo un inestetismo largamente odiato, alle smagliature - o in termini tecnici atrofie dermo-epidermiche a strie – va riconosciuto un grande pregio: sono democratiche. Sono infatti in grado di avvicinare la più comune delle mortali agli angeli, in particolare a una delle Victoria's Secret Angels, la modella Bella Hadid che durante il red carpet del Met Gala 2019 le ha esibite con un abito con oblò. Le smagliature sono il prezzo da pagare quando il nostro corpo affronta cambiamenti quali l’adolescenza, la gravidanza oppure un’importante perdita di peso, e, poiché largamente dipendenti da fattori ormonali, sono un problema prevalentemente femminile, anche se gli uomini non ne sono del tutto esenti. Ma una volta appurato che si tratta di una condizione comune rimane una domanda: è possibile trattarle? “Si tratta di vere e proprie cicatrici e come tali vanno trattate – spiega Veronica Manzoni, medico estetico, in occasione del 40° congresso della Società italiana di medicina estetica (Sime) che si è tenuto a Roma – le smagliature attraversano due fasi: inizialmente sono rosse e vengono dette striae rubrae, col passare del tempo diventano bianche e lucide, prendendo il nome di striae albae. La differenza principale, oltre al colore, è la vitalità del tessuto. Nella fase iniziale il tessuto è ancora vitale e quindi trattabile con successo, col passare del tempo assistiamo ad una inevitabile atrofia della smagliatura. Se si giunge a quel punto, l’inestetismo non è più reversibile, il medico estetico può solo attuare degli interventi che ne migliorino l’aspetto e ne riducano lo spessore”. In caso di comparsa di striae rubrae, rivolgersi a dei professionisti in tempo significa avere delle buone probabilità di farle scomparire. Ma anche sulle smagliature ormai bianche si possono avere dei margini di miglioramento, la parola chiave è ‘rivitalizzare’. “Intervenire sui bordi della smagliatura è l’unico modo per apportare dei cambiamenti significativi – continua Manzoni – al centro della smagliatura il tessuto è inerte, non reattivo. Per questo motivo trattamenti come la carbossiterapia, il needling e il laser vanno usati solo sui margini dell’inestetismo, dove le cellule possono ancora essere stimolate a produrre collagene. Dopo le sedute, qualsiasi metodica venga applicata, è molto importante un’idratazione profonda con prodotti specifici, che non solo riescano ad alleviare i sintomi dolorosi del trattamento delle smagliature, ma che rendano più efficaci i trattamenti, veicolando i fattori di crescita”. Insomma, il ‘fattore tempo’ è fondamentale contro le smagliature, ma ancora più fondamentale è metter in campo strategie di prevenzione “Le smagliature sono un’importante sfida in medicina estetica – afferma Emanuele Bartoletti, presidente della Sime - Semplici da trattare quando ancora rosse, diventa molto difficile migliorarle quando schiarite e atrofiche.  La prevenzione è fondamentale soprattutto nelle fasi di vita ‘a rischio’: il periodo puberale e la gravidanza. Seguire i consigli di un medico estetico dopo un check-up cutaneo può portare a scomparsa se in fase iniziale o ad un buon miglioramento se in fase più avanzata”.