AGGIORNAMENTO

Corso di formazione per manager delle Associazioni dell’area salute

Maria Rita Montebelli

Sei moduli, 15 crediti formativi universitari, 36 partecipanti in rappresentanza di 13 Associazioni, 100 ore di didattica: sono i numeri del Corso di Formazione Permanente 'Formare le Associazioni impegnate per la salute' che ha preso il via giovedì scorso a Bologna, con il primo modulo dedicato a salute, sistema sanitario ed economia. Il corso, dedicato a operatori e dirigenti di Associazioni ed Enti del Terzo settore che operano in area salute e tutela dei diritti dei pazienti con patologie croniche, è realizzato su iniziativa di cinque Associazioni di pazienti – FederASMA e Allergie Onlus, Fe.D.E.R. Federazione Diabete Emilia Romagna, le Associazioni di pazienti con malattie reumatiche AMRER, ANMAR e APMAR – in collaborazione con la Scuola Superiore di Politiche per la Salute (Ssps) e Centro di Ricerca e Formazione sul Settore Pubblico (Crifsp) dell’Università di Bologna. L’iniziativa nasce dall’esigenza di rendere le Associazioni dei pazienti sempre più formate, competenti e aggiornate, per tutelare al meglio i diritti di tutti i pazienti, rappresentare in modo efficace i loro bisogni clinici e sociali e confrontarsi alla pari con amministrazioni e Istituzioni nazionali e regionali. Alla chiamata delle associazioni promotrici hanno risposto altre associazioni molto attive anche a livello nazionale, che sono salite a bordo del progetto iscrivendo i loro 'manager' al Corso: Amici, Aibat, Alomar, Comitato Pazienti Cannabis Terapeutica, Diabete Lazio, Famiglie Sma, Fanep, Fondazione Corazza. Si è così costituita una vera e propria rete virtuosa, con 36 discenti in rappresentanza di 13 associazioni, che attenderanno alle lezioni. Il primo modulo del corso si propone di introdurre i partecipanti ad una sistematizzazione di alcuni concetti fondamentali utili per chi opera a vario titolo nel sistema sanitario e per questa ragione offrirà una prospettiva allargata di alcune grandi tematiche che attraversano i moderni sistemi di welfare. «In queste prime tre giornate del corso – spiega Cristina Ugolini, direttrice della Ssps dell’Università di Bologna e presidente del Crifsp, che cura le 10 ore introduttive del modulo – il sistema sanitario verrà collocato all’interno del contesto più generale del sistema di welfare pubblico. La prima lezionesi occuperà infatti di riprendere le motivazioni e le ragioni storiche che hanno portato i sistemi di welfare moderni a un generale ripensamento dei loro obiettivi e soprattutto della tipologia di bisogni oggetto di copertura. A questo scopo il sistema di welfare italiano verrà posizionato in una più ampia prospettiva europea di cambiamento e verrà accennato all’importante ruolo che alla luce delle riforme in corso il terzo settore è chiamato a svolgere in posizione sempre più sussidiaria e complementare all’intervento pubblico». Lo scenario del welfare state rappresenta la cornice più opportuna anche per riprendere all’interno della seconda e terza lezione le ragioni dell’intervento pubblico in sanità e soprattutto per rileggere in chiave cronologica le diverse riforme che, a partire dal 1978, si sono succedute nel Servizio sanitario nazionale italiano, fino alle fasi più recenti che hanno segnato un forte decentramento in capo alle Regioni e un parallelo rafforzamento dei meccanismi di governo e di valutazione a livello centrale. La quarta lezione, tenuta da Federico Vola della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, è dedicata ad un approfondimento dei più recenti sistemi di valutazione della performance utilizzati a livello regionale; la quinta lezione, tenuta da Maria Pia Fantini dell’Università di Bologna, chiude il primo modulo, fornendo un accurato quadro epidemiologico dei cambiamenti demografici in corso e della conseguente evoluzione dei bisogni di salute a cui un moderno sistema sanitario è chiamato a dare risposta. La Ssps-Crifsp ha tradotto in un programma formativo articolato in sei moduli mensili di tre giornate ciascuno le esperienze e i bisogni delle Associazioni, che avevano da tempo identificato l’esigenza di certificare le competenze necessarie alle figure professionali apicali per essere interlocutori sempre più ascoltati dalle Istituzioni. Il corso fornirà un set di competenze trasversali su governance del Servizio sanitario a livello locale e nazionale, politiche del farmaco e HTA, modelli e sistemi di presa in carico per le patologie croniche, management, progettazione e funzionamento di un ente del terzo settore, e poi la comunicazione in area socio-sanitaria. Il Corso di Formazione Permanente 'Formare le Associazioni impegnate per la salute' è realizzato grazie al contributo incondizionato di Alfasigma, Amgen, Biogen, Bristol-Myers Squibb, Celgene, Fondazione MSD, GlaxoSmithKline, Lilly, Novartis, Roche e SanofiGenzyme.