IL VALORE DELL’UMANITÀ

Lo spirito di Umberto Veronesiè un riconoscimento all’empatia

Maria Rita Montebelli

Si dice che quella del medico non sia semplicemente una professione, ma che sia piuttosto una vocazione dove, accanto alla preparazione, è il ‘fattore umano’ a fare la differenza. È infatti importante seguire il paziente anche nel suo percorso interiore, con empatia, vicinanza e disponibilità. Per questo motivo è nato nel 2017 il ‘Riconoscimento Uv al laudato medico’, istituito da Europa donna Italia nel 2017 per preservare l’eredità umana di Umberto Veronesi, di cui sono stati annunciati i finalisti. La scelta dei vincitori avverrà sulla base delle oltre 6 mila segnalazioni inviate in un mese dalle pazienti con tumore al seno per indicare gli specialisti che, nei centri di senologia multidisciplinari, più hanno dimostrato loro disponibilità, empatia e vicinanza durante il percorso di cura. I 5 medici con il maggior numero di segnalazioni riceveranno il riconoscimento, nel corso dell’evento che si tiene il 28 novembre a Milano, presso la sala Napoleonica di palazzo Greppi dell’Università degli studi di Milano. Quest’anno è la Fondazione Msd a sostenere in modo incondizionato il progetto sposandone in pieno la filosofia di attenzione alla persona nel percorso di cura. La disponibilità verso la paziente è una parte importante del percorso di cura, contribuendo in maniera fondamentale ad accelerare il percorso di guarigione. Il 'Laudato Medico' si propone di riconoscere – attraverso gli occhi del paziente – il valore di questo aspetto profondamente umano nella professionalità del medico, dando un riconoscimento formale a chi proprio per questo si distingue nell’attività di ogni giorno. Le donne, o le persone a loro più vicine, hanno avuto la possibilità di segnalare da uno a cinque specialisti, tra oncologo, chirurgo, radiologo, patologo e radioterapista. Le segnalazioni sono state eseguite sulla base dei principali criteri che definiscono l’umanizzazione  della cura: · la disponibilità del medico a interagire con la paziente; · l’ascolto attento per conoscere i suoi bisogni; · la comunicazione chiara e semplice; · l’empatia dimostrata; · il sostegno ricevuto dallo specialista. La cerimonia di assegnazione del riconoscimento sarà preceduta da un dibattito tra pazienti e clinici tra cui Paolo Veronesi, Alberto Costa, senologo e biografo di Umberto Veronesi, Gabriella Pravettoni, docente di medical humanities all’università Statale di Milano e Fabrizio Benedetti, neurofisiologo all’Università di Torino. (MATILDE SCUDERI)