IL MIO GRAZIE

La 5a edizione di ‘Io non sclero’dà spazio ai ‘grazie’ dei pazienti

Maria Rita Montebelli

Cos’è davvero importante per le persone che combattono contro la sclerosi multipla? Che cosa permette loro di affrontare la malattia e guardare avanti? Lo raccontano i pazienti con ‘Il mio grazie’, la nuova iniziativa di ‘Io non sclero’,progetto di informazione e sensibilizzazione, sviluppato da Biogen e dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere (Onda), in collaborazione con l’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) e con il patrocinio della Società italiana di neurologia (Sin).Un nuovo spazio online su www.iononsclero.it raccoglierà i loro contributi fino all’8 giugno e offrirà una nuova prospettiva sulla realtà italiana della sclerosi multipla (Sm), mettendo in luce non solo il vissuto dei pazienti, ma anche tutto quello che ruota intorno a loro e ha un ruolo chiave per contrastare una malattia che in Italia colpisce circa 114 mila persone. Un’amicizia, un lavoro, un amore, ma anche un hobby, lo scodinzolio del proprio cane, i sorrisi del proprio bambino o la bellezza di un posto in cui tornare, il libro preferito o anche solo una frase che rimane scolpita nel cuore. A volte sono i piccoli gesti e i dettagli a fare la differenza e a dare la forza per guardare al futuro. “Il tema di questa 5° edizione nasce proprio dalla numerosa community di ’Io non sclero’ che in questi 5 anni ha condiviso con noi tante testimonianze di vita con la Sm - spiega Francesca Merzagora,presidente di Onda - In molti dei loro messaggi, pubblicati sul sito e sulla pagina Facebook di ‘Io non sclero’e condivisi durante gli eventi in varie città italiane, i pazienti hanno espresso un ringraziamento sincero a persone o cose, che stanno loro vicino e li aiutano ad affrontare la malattia con forza e positività. Per questo quest’anno vogliamo creare un’occasione unica per dire insieme grazie e celebrare il significato di tutto ciò che ruota intorno ai pazienti e partecipa alla loro sfida quotidiana contro la malattia”.Per la prima volta sarà possibile partecipare all’iniziativa anche attraverso la nuova app di ‘Io non sclero’. L’applicazione gratuita, che sarà disponibile da maggio su Google play e Appstore, permetterà di accedere a tutti i contenuti della campagna, dalle due web-serie, all’e-book, fino alla gallery delle numerose storie e testimonianze condivise dai pazienti in questi anni. Un serbatoio di vita che non si ferma con la Sm e un nuovo strumento, che mette al centro la condivisione di vissuti e di esperienze, come veicolo di conoscenza e di supporto reciproco. “La community di ‘Io non sclero’ è cresciuta negli anni e oggi il lancio di una app a loro dedicata rappresenta un ulteriore passo avanti, per favorire lo scambio, l’interazione e il supporto reciproco, ma anche per fare conoscere la sclerosi multipla attraverso gli occhi di chi la affronta ogni giorno. – commentaAngela Martino, presidente nazionale di Aism – Le storie di Sm sono sempre storie di coraggio, di forza, di grande ricchezza. Sono una risorsa che va oltre i confini della Sm. Aism, che quest’anno celebra i 50 anni di attività, è al fianco di tutte le persone con Sm e dei loro famigliari e si batte per i loro diritti, perché siano persone veramente libere”.Tutti i messaggi raccolti dal 9 aprile all’8 giugno 2018 saranno pubblicati sul sito www.iononsclero.it e una selezione tra i messaggi ricevuti diventerà protagonista di una campagna di affissioni in alcune città italiane. Un finale in grande stile, per celebrare questi ‘grazie’ e dare loro lo spazio che meritano.“Siamo molto soddisfatti e riponiamo grandi aspettative per le novità che riguardano ‘Io non sclero’ nel 2018, un progetto che abbiamo voluto fortemente e in cui abbiamo creduto fin dal suo inizio e che anno dopo anno continua a crescere e a coinvolgerci per la ricchezza dei contenuti che porta alla luce e delle relazioni a cui dà vita. - commenta Giuseppe Banfi, amministratore delegato di Biogen Italia - Come azienda leader nella ricerca e nel trattamento della sclerosi multipla, il nostro impegno nella lotta a questa malattia è a 360°. Ciò si traduce non solo nello sviluppo di terapie innovative, ma anche nel supporto a progetti capaci di migliorare la qualità di vita delle persone che ogni giorno convivono con la malattia”. (MATILDE SCUDERI)