RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA

“Monitorare il cuore dei pazientianche quando ritornano a casa”

Maria Rita Montebelli

Dopo un’ospedalizzazione a seguito di un evento cardiovascolare, il pericolo non può dirsi del tutto allontanato quando il paziente viene dimesso. Si tratta infatti di individui che andrebbero monitorati da personale medico qualificato anche una volta tornati a casa, per assicurarsi che il percorso di guarigione venga portato effettivamente a termine. Cosa di meglio in questi casi della telemedicina? Medicaltech, azienda incubata in polo Meccatronica, il Business innovation center di Trentino sviluppo con sede a Rovereto (Trento)  si appresta a lanciare sul mercato un servizio di telemedicina cardiologica tramite un dispositivo chiamato Mt32 multi, in grado di svolgere quattro funzioni a seconda delle modalità d’utilizzo: elettrocardiografo diagnostico a 12 derivazioni, holter, teleholter o event recorder. Inoltre il congegno funge da Hub per acquisire dati clinici dei pazienti da altri dispositivi (temperatura, pressione arteriosa, dati ematici,ossimetria, ecc). I dati sanitari acquisiti vengono trasmessi alla centrale di telemedicina denominata Ct 64, residente nei data center di Rovereto e Carpi (MO), per essere gestiti, archiviati, interpretati e trasferiti eventualmente in altri archivi. In questo modo il medico può rilevare a distanza i dati clinici utili al trattamento, senza mai lasciare solo il paziente. Per far ciò utilizza il sistema diagnostico integrato multifunzione, ovvero una piattaforma software centralizzata gestita da Medicaltech che permette la raccolta automatizzata dai congegni dei dati, che vengono inviati in maniera sicura ai server. La piattaforma consente a più soggetti come l’infermiera, il medico di famiglia, lo specialista, il cardiologo, di avere un accesso diversificato in base alle competenze, e svolgere tutta una serie di funzioni: gestione dei dati personali, programmazione degli esami, configurazione dei parametri dei monitoraggi, refertazione dei tracciati, archiviazione dei dati ed eventuale richiesta di teleconsulto. Per ogni paziente dunque si viene a creare una scheda con la sua storia clinica, basata non solo sui dati cardiaci ottenuti con Mt32 multi, ma anche su altri esami e dati anamnestici. “Il nostro sistema è unico - spiega Giuseppe Quaini, amministratore unico della società - non soltanto per la sua natura multifunzione, ma anche perché facilita grandemente la trasmissione di dati ai server e quindi ai medici, che in altri dispositivi di telemedicina analoghi richiede il collegamento a un pc da parte del paziente”. Una volta concluse le esigenze di monitoraggio il paziente ritorna dal cardiologo e restituisce l’elettrocardiografo, che così può essere assegnato successivamente ad un’altra persona. (MATILDE SCUDERI)