SALVIAMO LA PELLE

Linfoma cutaneo Cd30-positivoarriva nuova opzione terapeutica

Maria Rita Montebelli

Takeda ha annunciato negli scorsi giorni che la Commissione europea ha esteso l’attuale autorizzazione al commercio di brentuximab vedotin e ne ha approvato l’indicazione per il trattamento dei pazienti adulti con linfoma cutaneo a cellule T (Ctcl) Cd30-positivi, già sottoposti ad almeno un precedente trattamento. Brentuximab vedotin è in grado di indirizzare la sua azione contro l’antigene Cd30. “Ctcl è un sottotipo di linfoma non Hodgkin che colpisce primariamente il derma. Si presenta tipipcamente con macchie rosse e squamose oppure con inspessimenti cutanei che spesso somigliano a eczemi o psoriasi, e possono anche avere un impatto sostanziale sull’autostima dei paziente. Ci sono poche opzioni terapeutiche approvate per il Ctcl e queste hanno un’efficacia limitata – ha detto Julia Scarisbrick, dipartimento di dermatologia dell’University Hospital Birmingham – l’approvazione di brentuximab vedotin porta ai pazienti che convivono con il Ctcl un farmaco efficace, di cui c’era grande bisogno”. “Un sottogruppo di linfomi non-Hodgkin, i linfomi cutanei, è generalmente visibile sulla pelle e può causare significativi disagi che a loro volta possono sfociare in forte angoscia e impattare negativamente sulla qualità della vita dei pazienti – ha dichiarato Susan Thornton, presidente della Cutaneous Lymphoma Foundation – non c’è ancora una cura e sono poche le opzioni terapeutiche introdotte negli ultimi anni. Questa è una novità estremamente positiva che in molti attendevano da tempo”. L’approvazione degli scorsi giorni si basa sui risultati dello studio di fase III Alcanza. “L’approvazione di brentuximabvedotin è un’importante pietra miliare per la comunità affetta da Ctcl in Europa – ha affermato Jesus Gomez Navarro, vice president e head of oncology clinical research and development diTakeda – inoltre allarga il ruolo che questo farmaco ha nel migliorare la prognosi e la qualità di vita con tumori maligni Cd30-positivi. Il dati clinici sono estremamente solidi. Siamo molto fieri di aver portato una nuova opzione terapeutica efficace e sicura ai pazienti con Ctcl in Europa”. (MATILDE SCUDERI)