salute
Osteoporosi non va in vacanza, i consigli per chi parte a fine anno
Roma, 14 dic. (AdnKronos Salute) - Le festività natalizie significano anche vacanza. Ma per chi soffre di osteoporosi e fragilità delle ossa la sicurezza deve rimanere in primo piano, sia al caldo di mari esotici che sulla neve. E' la prima indicazione che gli esperti della campagna 'Stop alle fratture', un’iniziativa educazionale, realizzata con il supporto non condizionante di Eli Lilly Italia, rivolta alla popolazione sopra i 50 anni di età per informare sulle possibili conseguenze dovute alla fragilità scheletrica. La fragilità ossea, infatti, conseguenza dell’osteoporosi nella sua forma più grave, è infatti una patologia che colpisce il 30% di tutte le donne che vanno in menopausa (anche dai 45 anni se la menopausa è precoce) ed è causa di dolore cronico per fratture, come il crollo o lo schiacciamento delle vertebre, del polso, dell’omero e, nei casi più gravi, del femore. Inoltre, condiziona negativamente la qualità di vita e l’autonomia di chi ne soffre. Le ossa diventano più fragili e sono più suscettibili al rischio di frattura per traumi anche minimi. Anche chi è reduce da una frattura causata da fragilità ossea può però concedersi una villeggiatura serena, seguendo questi 7 utili consigli, raccolti anche in un leaflet per le pazienti, scaricabile anche dal sito www.stopallefratture.it al link: http://www.stopallefratture.it/materiali-informativi-osteoporosi.aspx Ecco i consigli: 1) Calza sempre le scarpe adatte: in montagna o al mare sono ideali calzature chiuse o sandali aperti, purché dotati di tacchi bassi e suole antiscivolo. 2) Viaggia in modo confortevole: sia che ti muova in treno o in aereo, quando prenoti richiedi un posto comodo (lato corridoio in modo da poter stendere le gambe) e il servizio speciale per passeggeri a ridotta mobilità per accedere all’aeromobile. 3) Scegli bene la tua camera da letto: verifica se l’hotel o la casa in cui alloggerai dispone di camere ben illuminate, con letti facilmente accessibili (non troppo alti, né troppo bassi) e bagni con vasca o doccia dotate di maniglie di sostegno. 4) Non sottovalutare l’importanza del movimento: anche se hai da poco subito un intervento chirurgico, il periodo delle vacanze è adatto a riprendere una moderata, ma costante attività fisica. Ti aiuterà a migliorare la forza muscolare, l’agilità e l’equilibrio, riducendo così il rischio di cadute. 5) Ricorda che il sole non basta a rafforzare le ossa: il sole è un prezioso alleato delle ossa, specialmente per quanto riguarda la vitamina D che viene immagazzinata nell’organismo grazie ai suoi raggi. Anche in vacanza non trascurare però un’alimentazione ricca di calcio e vitamina D (latte, yogurt, formaggi, pesce azzurro, rucola…) e assumi, se prescritta dal tuo medico, l’eventuale supplementazione di queste sostanze. 6) Non mandare in vacanza la tua terapia: i farmaci prescritti per la cura dell’osteoporosi servono a rendere le tue ossa più resistenti e quindi a fratturarsi meno. Per questo non smettere di assumerli in villeggiatura: rischieresti di perdere i benefici di un’appropriata terapia farmacologica, fondamentale per garantirti una vita attiva. 7) Al tuo ritorno, effettua le visite mediche di controllo programmate: se necessario, il tuo medico potrà prescriverti anche accertamenti diagnostici, come la MOC e la radiografia della colonna vertebrale, per poter seguire nel tempo l’evolversi della patologia. I principali fattori di rischio per le fratture da fragilità ossea, ricordano gli esperti, sono l’età, le pregresse fratture da fragilità, la terapia cortisonica cronica, un aumentato rischio di cadute dovuto a carenze visive come anche la concomitanza di malattie neuromuscolari, il ridotto apporto di calcio o la carenza di vitamina D. Ma anche la familiarità per fratture, la menopausa precoce, l’eccessiva magrezza, il fumo e l’abuso di alcol. Oltre ai cortisonici, anche altri farmaci (ad esempio antiepilettici e anticoagulanti) contribuiscono ad aumentare il rischio di osteoporosi. Per conoscere il proprio rischio di fratturarsi, è disponibile, sul sito www.stopallefratture.it il nuovo DeFra79 Test online. Un tool di 'autodiagnosi', rivisto alla luce della nuova nota 79 dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), finalmente a disposizione di tutti, uomini e donne, che permette di valutare il rischio personale (basso, medio, alto e molto alto) di fratturarsi nei successivi 10 anni. Sensibilizzando così i pazienti più a rischio a parlare con il proprio medico curante o uno specialista, o effettuando una visita presso uno dei Centri di riferimento su tutto il territorio nazionale. L’osteoporosi e, in particolare, la sua forma severa, chiamata fragilità ossea, troppo spesso viene diagnosticata solo in seguito alla frattura del femore e, anche in questo caso, solo il 15% riceve una terapia farmacologica. Di queste pazienti, ad un anno, solo il 50% aderisce alla terapia, pur con una possibilità da 2 a 5 volte superiore di subire un’altra frattura . Parlando al maschile, se è vero che l’osteoporosi e la fragilità ossea nell’uomo hanno una minore incidenza, è anche vero che la mortalità dovuta a queste patologia è più alta e, dai 50 anni, il rischio di un uomo di subire una frattura è superiore al rischio di contrarre il cancro alla prostata. 'Stop Alle Fratture' è un’iniziativa educazionale, realizzata con il supporto non condizionante di Eli Lilly Italia, rivolta alla popolazione sopra i 50 anni di età per informare sulle possibili conseguenze dovute alla fragilità scheletrica. L’iniziativa vede il coinvolgimento di società scientifiche come la Società italiana dell’osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro (Siommms), la Società italiana di ortopedia e traumatologia( Siot ), la Società italiana di reumatologia(Sir), l’Ortomed (Società italiana di ortopedia e medicina), il Gisoos (Gruppo italiano di studio in ortopedia dell’osteoporosi severa) e il Gismo (Gruppo italiano di studio malattie metabolismo osseo). Dal 2011, gli esperti della Campagna ‘Stop alle Fratture’ sono impegnati perché tutti i target a rischio si informino correttamente sull’osteoporosi e, in particolare, la sua forma severa, chiamata fragilità ossea e agiscano tempestivamente in modo da proteggere il proprio benessere. E questo attraverso, non solo il sito web www.stopallefratture.it, ma anche tramite la pagina Facebook dedicata alla Campagna (https://www.facebook.com/StopalleFratture/), che vanta una fan base di oltre 35.000 utenti.