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Sanità: 13 mln italiani poveri costretti a limitare visite mediche
Roma, 16 nov. (AdnKronos Salute) - Continua il trend di aumento della povertà sanitaria in Italia. Nel 2015, oltre 13 milioni di italiani - un milione in più rispetto al 2014 - hanno limitato il numero di visite mediche o gli esami di accertamento per motivazioni di tipo economico. Sono in questa condizione 20 famiglie non povere e 42 povere su 100, secondo un'elaborazione di Banco Farmaceutico sui dati Istat, di cui si parla nel Rapporto 2017 'Donare per curare: povertà sanitaria e donazione farmaci', promosso dalla Fondazione Banco Farmaceutico e presentato oggi a Roma nella sede di Aifa Sempre secondo l'eleborazione dei dati Istat, emerge che in Italia nel 2015 le persone indigenti hanno potuto spendere per curarsi 29 centesimi al giorno, ovvero 106 euro all'anno (14 euro in meno rispetto all'anno precedente), contro i 695 euro (+13 euro) del resto della popolazione. Contestualmente, le famiglie povere hanno potuto spendere solo il 2,4% del proprio budget in salute (22,18 euro su 905.84 euro mensili), contro il 4,5% (111,92 euro su 2.498,58 euro mensili) delle famiglie non povere. Più del 10% degli intervistati ha rinunciato a visite ospedaliere o a esami del sangue, non potendosi permettere il ticket. "Si tenga presente, infine, che secondo l'Osservatorio sui medicinali (OsMed) di Aifa - si legge in una nota - le spese farmaceutiche totalmente a carico delle famiglie sono ammontate, nel 2016, a 8 miliardi 165 milioni di euro, ovvero il 37,1% della spesa totale (22 miliardi 58 milioni di euro). Significa che il Ssn, nonostante assolva in buona parte alla sua funzione universalistica, copre solamente il 62,9% di tale spesa". "In una fase storica tanto complicata - afferma Sergio Daniotti presidente della Fondazione Banco Farmaceutico - caratterizzata dal persistere degli effetti della crisi, il Terzo settore e il mondo della solidarietà hanno bisogno di strumenti e competenze sempre più affinati per poter assolvere alla propria vocazione. L'Osservatorio donazione farmaci, organo di ricerca di Banco Farmaceutico, nasce per fornire un contributo di conoscenza a chi si occupa degli ultimi, ovvero gli enti assistenziali. Il nostro contributo è a disposizione delle istituzioni, per le quali costituisce un elemento di sostegno - in termini di dati, analisi e previsioni – all'elaborazione delle politiche socio-sanitarie e degli strumenti necessari per soccorrere la popolazione più fragile". Il report 2107 è promosso da Fondazione Banco Farmaceutico Onlus e BFResearch, è realizzato con il contributo incondizionato di Ibsa dall'Osservatorio donazione farmaci, e si è avvalso del contributo del comitato tecnico scientifico composto da Caritas italiana, Associazione medicina e persona e Acli.