DONAZIONE DEL GRUPPO MENARINI AL MEYER DI FIRENZE

DEParray: caccia alle farfalle con il ‘retino’ high tech italiano

Maria Rita Montebelli

Si chiama DEPArray System ed è lo strumento donato oggi all’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze dal Gruppo Farmaceutico Menarini con l’obiettivo di inaugurare una nuova era nella ricerca in campo oncologico e neurologico. Il DEPArray di Silicon System, azienda del Gruppo Menarini, è la prima tecnologia in grado di isolare in maniera automatica alcune cellule, presenti sia nel circolo sanguigno che all’interno di vari tessuti, sfruttando il principio della di elettroforesi. Le cellule che cadono nella ‘rete’ del DEPArray possono essere quindi sottoposte in seguito ad indagini molecolari, per leggere nelle pieghe del DNA e dell’RNA tutti i loro ‘difetti’ che generano tumori o alcune forme di epilessia. “Grazie al DEPArray - afferma Claudio Favre, direttore dell’Oncologia Pediatrica del Meyer –  potremo isolare e selezionare anche pochissime cellule tumorali circolanti e cellule che ci possono dare informazioni importanti come marcatori per la valutazione e l’eventuale sviluppo della malattia metastatica. Inoltre potremo comprendere ancora di più la biologia e l’aggressività del tumore oltre a impostare un profilo molecolare per ciascun paziente così da ottenere una terapia personalizzata che possa centrare specifici bersagli”. Una altro filone di ricerca riguarderà lo studi del sistema immunitario dopo un trapianto, attraverso l’analisi delle biopsie intestinali. “Nostro obiettivo – prosegue Favre – è quello di individuare anche eventuali marcatori biologici che possano aiutarci a predire l’insorgenza e la gravità della disregolazione immunitaria e controllare il corso della malattia”. DEPArray sarà prezioso anche per gli studi sull’epilessia. In particolare verrà utilizzato per estrarre il DNA dalle cellule isolate dai vari tessuti, come il tessuto cerebrale di soggetti sottoposti a interventi neurochirurgici per la cura dell’epilessia. “Nostra intenzione – afferma Renzo Guerrini, direttore del dipartimento di neuroscienze  – è infatti quella di studiare le mutazioni genetiche responsabili del cambiamento delle caratteristiche morfologiche e funzionali dei neuroni che sono alla base dell’epilessia”. Recenti ricerche hanno infatti dimostrato che l’epilessia e una serie di malformazioni cerebrali sono spesso determinate da alterazioni genetiche presenti solo in alcune cellule cerebrali. Un fenomeno di ‘mosaicismo’, che può essere studiato solo accedendo direttamente alle cellule coinvolte per studiare a fondo il loro DNA.   “Grazie alla donazione fatta oggi dal Gruppo Menarini – sottolinea Alberto Zanobini, direttore generale del Meyer - il nostro ospedale può varcare una nuova frontiera della ricerca scientifica sui meccanismi alla base dell’epilessia e di quelli che fanno insorgere i tumori. Si realizza così una importante collaborazione tra una grande impresa italiana e il nostro ospedale pediatrico, valorizzando una tecnologia avanzatissima a livello mondiale”. “Oggi doniamo al Meyer, una eccellenza italiana tra gli ospedali pediatrici – afferma Lucia Aleotti, presidente del Gruppo Menarini – una tecnologia così promettente, nata dallo studio di due ingegneri italiani, che hanno unito le potenzialità dell’ingegneria elettronica alla biologia per la gestione digitale delle cellule umane. Il DEPArray è utilizzato in centri di ricerca di primo livello in Europa, USA e Giappone. Affidare alle mani esperte dei ricercatori del Meyer il nostro strumento è per noi motivo di grande fierezza. Questa tecnologia contribuirà a fare chiarezza nei risultati genetici di tutti quei piccoli pazienti con forme tumorali complesse. Laddove le tecniche convenzionali falliscono perché le cellule tumorali nel sangue sono rare, o nei minuti frammenti bioptici contenenti pochissime cellule tumorali, ‘DEPArray’  riesce comunque ad individuarle, consentendo ai ricercatori di comprendere sempre meglio la genetica del tumore e la strada terapeutica da intraprendere”. (MARIA RITA MONTEBELLI)