EPATITE C
Con i nuovi farmaci meno trapianti e ricoveri ma più risparmi per l’Ssn
Uniformare l’accesso alle cure, riallocare le risorse e mantenere il sistema salute sostenibile anche in virtù degli ingenti risparmi che saranno conseguiti curando definitivamente i pazienti. Con questi obiettivi, ACE, Alleanza Contro l’Epatite, ha voluto condividere e confrontarsi con tutti gli stakeholders coinvolti nel processo di diagnosi, cura e assistenza del paziente, per permettere di migliorare e uniformare su tutto il territorio nazionale l’accesso alle cure, riallocando le risorse per curare tutti i pazienti con epatite C mantenendo il sistema salute sostenibile. "L’evento di oggi, all’interno del Piano ACE 2015, ha l’obiettivo di condividere, insieme a tutti gli attori chiave del sistema Salute, la situazione in piena evoluzione delle epatiti virali in Italia e discutere delle eventuali criticità e strategie future. Dobbiamo far sì che i pazienti abbiano pari accesso alle nuove cure su tutto il territorio nazionale e che tutti possano essere curati senza distinzioni. Il primo, grande e ambizioso obiettivo intermedio deve essere quello di curare tutti i malati di cirrosi epatica entro quest’anno. Nessuno deve più morire di epatite C e con l'impegno di tutti ce la possiamo fare.” Ha affermato Ivan Gardini, Presidente dell’Associazione EpaC Onlus. “La disponibilità di trattamenti farmacologici in grado di guarire i pazienti determina, quindi, una forte riduzione di tutte le tipologie e dei costi diretti sanitari attualmente sostenuti dal Ssn, rendendo sostenibile la spesa prevista. Infatti, l’utilizzo dei nuovi farmaci, come dimostrato già da studi recenti, non solo comporterà una fortissima riduzione del numero di trapianti, del numero di ricoveri, del numero degli eventi avversi e di un ridotto utilizzo dei trattamenti fino ad oggi utilizzati e caratterizzati dall’uso dell’interferone, ma, per ciascun paziente che raggiunga una risposta virologica, il sistema sanitario sarà in grado di risparmiare in media oltre € 10.000 che potranno essere reinvestiti per finanziare l’innovazione in questa classe di farmaci”, ha spiegato Francesco Saverio Mennini, Professore di Economia Sanitaria, ‘Eehta-Ceis Università Tor Vergata’ di Roma. “Con l’aiuto di questi nuovi dati, insieme alle certezze che abbiamo grazie alle nuove terapie disponibili, la lotta all’epatite C e la speranza di sconfiggerla si fa sempre più reale. Ma proprio per andare verso questo obiettivo, diventa ancor più indispensabile un’azione programmatica, che renda il sistema sostenibile” ha dichiarato Antonio Gasbarrini, Professore di Gastroenterologia ‘Università Cattolica del Sacro Cuore’ di Roma. (LARA LUCIANO)