Ambiente: esperti, aumentano pollini, servono spazi verdi 'anti allergia'
Roma, 21 mar. (Adnkronos Salute) - Aumenta la quantità di pollini in atmosfera. Solo a Roma, ad esempio, esclusivamente per le cupressacee nel periodo 2006-2011 l'indice pollinico è passato da 3.000 a 21.000. Stesso andamento per le graminacee, con un incremento dell'indice pollinico da 2.000 a 11.000. A lanciare l'allarme Aia (Associazione italiana di aerobiologia), Federasma onlus e Ispra, in occasione della V Giornata nazionale del polline e della I Giornata del paziente allergico. Per contrastare le malattie allergiche, secondo gli esperti sono 3 i passi da compiere: monitoraggio, progettazione e gestione. In particolare, il consiglio è quello di studiare spazi verdi ad hoc 'anti allergia'. Il monitoraggio dei pollini, che tutti i giorni attraverso la rete del sistema delle agenzie ambientali 'Pollnet' e la rete dell'Aia 'Rima' tiene sotto controllo la quantità di polline e spore, rappresenta già un utile strumento per la prevenzione, la diagnosi, la terapia e la gestione clinica delle malattie allergiche. Il secondo passo è relativo agli spazi verdi. Una progettazione mirata del verde urbano, con l'utilizzo sistematico di piante non allergeniche (come acacia, acero, ippocastano, corbezzolo, palme, agrumi, magnolia, alloro), porterebbe a una diminuzione significativa degli allergeni nell'aria, favorendo una migliore qualità della vita del paziente allergico. Inoltre, con un'idonea gestione dei giardini pubblici e privati, con sfalci e potature che precedano la fioritura, si riuscirebbe a ottenere lo stesso effetto di riduzione di pollini anche per le piante spesso altamente allergizzanti (graminacee, urticacee, paritaria). Federasma pone l'accento su come i più recenti dati scientifici evidenziano un incremento, dal 1950 ad oggi, dal 10% al 30% della popolazione colpita da una manifestazione allergica, dato che include bambini e adolescenti in età scolare. Il 10% dei bambini al di sotto dei 14 anni soffre di asma bronchiale, nell'80% dei casi provocata da allergie, mentre il 18-20% soffre di rinite allergica. Ancora, il 10% presenta dermatite atopica. Tutte malattie che riconoscono nell'inquinamento indoor/outdoor e nel fumo di sigaretta due importanti fattori di rischio e causa di esacerbazione. Un andamento sempre in aumento e che mostra come nel Belpaese le malattie allergiche siano diventate la prima causa di malattia cronica per la fascia di età compresa tra 0-14, seguite da asma e bronchite, come evidenziato dall'ultimo rapporto del ministero della Salute sullo stato sanitario del Paese.