Ai raggi x

Operai e ciccioni: ecco chi sono gli eroi del Leicester di Claudio Ranieri

Andrea Tempestini

Il sindaco di Leicester, Peter Soulby, è un tipo simpatico e attento: ha colto, infatti, la palla al balzo, promettendo una rivoluzione toponomastica in caso di gloria per la squadra di Ranieri, a cui bastano 3 punti in 3 partite per diventare campione. Non basterà, in tal caso, una semplice insegna per gli eroi: sotto ogni targhetta andrebbe incisa, per sempre, la loro storia. Sarà alle porte della città quella del protettore: la «Schmeichel Lane», dedicata a Kasper, il figlio d’arte che ha difeso la porta delle Foxes, acchiappando i sogni con i suoi guantoni. Kasper Schmeichel, che di secondo nome fa Peter, proprio come il padre, leggenda dello United. Ci saranno poi la «Fuchs Road» e la «Simpson lane», in onore dei terzini perfetti. Il primo prelevato dallo Schalke in estate, il secondo sbocciato a 29 anni dopo una vita nell’anonimato tra Newcastle e Qpr. Poco più in là, ecco la «Huth square», la piazza del colosso che ha difeso i compagni nelle battaglie con il suo fisico possente. Arrivato in estate dallo Stoke come una riserva qualunque, il gigante tedesco ha formato, con Morgan, la miglior coppia difensiva della Premier. A quest’ultimo, il capitano, andrà dedicata una via storica. Era «troppo lento e ciccione» per la Premier, dicevano: sarà, invece, colui che alzerà il trofeo al cielo, scaramanzia permettendo. Ci sono poi due vie che convergono ideali per due uomini destinati a incrociare i loro destini. Il primo, Kanté, corteggiato da Lione e Marsiglia in estate, ha preferito il Leicester, dopo essere stato il miglior rubapalloni della Ligue 1 con il Caen. Di lui, Lineker ha detto: «Se un meteorite dovesse colpire la Terra, sono sicuro che Kanté lo intercetterebbe». Il secondo, Drinkwater, è finalmente dove merita dopo la trafila nelle giovanili dello United: là lo scaricarono perché «troppo difficile caratterialmente». Verso il centro città ci saranno la «Okazaki street» e la «Albrighton drive»: il primo, giapponese prelevato in estate dal Mainz, è l’attaccante gregario voluto da Ranieri perché «pressa anche le tribune». Il secondo, invece, ha passato una vita all’Aston Villa e l’ha abbandonata nel momento giusto: loro retrocessi, lui titolare sulla fascia sinistra della prima in classifica. Nel fulcro cittadino saranno dedicate ai due magnifici, Mahrez e Vardy, le vie più belle. L’algerino, prelevato per mezzo milione dal Le Havre, è appena stato eletto «Miglior giocatore dell’anno» dai colleghi della Premier, grazie alla sua classe, a 17 gol e 11 assist. Di Vardy, invece, si sa tutto: ieri nei dilettanti, oggi uomo copertina da 22 gol in stagione. Jamie non ci sarà domenica all’Old Trafford, nel primo di tre match-ball. La Federazione infatti gli ha confermato le due giornate di squalifica: contro lo United allora sarà ancora Ulloa a guidare l’attacco, il 12esimo uomo reduce dalla doppietta contro lo Swansea. E se non arriverà l’apoteosi, il 7 maggio Ranieri potrà affrontare il secondo title match contro l’Everton al King Power Stadium, già ampiamente esaurito. Ma, se avete 13mila sterline, potete comprare i tagliandi dirottati sui siti di compravendita, altrimenti attrezzatevi per una gita turistica estiva nelle vie della città. Al suo centro, ad attendervi, ci sarà la statua dedicata all’artefice, Claudio Ranieri, sul cui podio verrà incisa la scritta: «Al nostro coach e alla sua sublime rivincita. Qui, a Leicester, l’eterno secondo è diventato il primo fra i primi». di Claudio Savelli