I quarti
CR7 da sogno, il Real vola. Zlatan ancora ko: per lui Champions proibita
A Manchester se ne sono viste tante e tutte in una serata. Prima Mazzarri, presente sugli spalti dell’Etihad, si è impossessato di Blanc e ha schierato il «suo» Psg con un inedito 3-5-2, che né i parigini né la Uefa avevano mai visto. Poi, durante l’inno della Champions, ecco i fischi dei tifosi dei Citizens per le beghe con la Uefa. La partita invece pare la fotocopia di quella d’andata, finita 2-2 in quel di Parigi. Là Ibra sbagliò un rigore, qui, a Manchester, è Aguero che fallisce dal dischetto, sparando a lato. In compenso è il Psg a far rotolare meglio la sfera, mentre il City va a fiammate. Poi il Psg s’accorge che deve per forza segnare. E il gol infatti arriva, ma porta la firma di De Bruyne, che da fuori area scaglia il destro vincente: 1-0 e City in semifinale per la prima volta nella sua storia, mentre piange, ancora una volta Ibra. Ma in quanto a colpi di scena, anche al Bernabeu non sono da meno. Zidane ordina un allargamento del campo ai limiti del regolamento: i giardinieri provvedono e «spostano» le linee, così da lasciare al Wolfsburg più campo da coprire. I tedeschi devono difendere il 2-0 che mette sulla graticola Zizou. Ma a Madrid c’è aria di impresa: è Cristiano Ronaldo a spingere le Merengues, infilando nel giro di due minuti l’uno e poi il due a zero. Il Real si divora una manciata di occasioni, ma anche il Wolfsburg partecipa al festival degli errori. Prima Ramos colpisce il palo, allora ci pensa di nuovo Cr7: tripletta per lui, 3-0, 16 gol stagionali in Champions e «remuntada» completata. Il Real è in semifinale. Stasera le altre due sfide (diretta su Mediaset Premium alle 20.45). La prima, quella tra Barcellona e Atletico, fa tremare i polsi. È il Cholo Simeone a scaldare il Calderon alla vigilia, mentre i blaugrana di Luis Enrique partono sì dal 2-1 del Camp Nou, ma sono in crisi in Liga. Poi c’è Guardiola che con il suo Bayern è atterrato in ritardo a Lisbona dove ad attenderlo c’è un Benfica decimato dagli infortuni. Pep riparte dall’1-0 striminzito dell’Allianz, dove il gap tra le due squadre non è parso così evidente. di Claudio Savelli